MonteGiovo27marzo2016L’intervento di soccorso si è concluso ieri sera intorno alle 23.30. L’escursionista, un uomo di 42 anni (C. B. le sue iniziali), nato a Castel del Piano (Grosseto) ma residente a Monteriggioni (Siena), è riuscito a scendere dal monte Giovo in autonomia, accompagnato in sicurezza dei tecnici del Soccorso Alpino che l’avevano raggiunto. Una volta raggiunto il campo base allestito al Lago Santo, l’uomo è stato visitato dai sanitari del Saer, quindi è rientrato con la propria auto. Il 42enne aveva chiamato il 118 alle 18.59, mentre si trovava sotto la croce del Giovo, sul sentiero 00. Sfinito dalla fatica, dopo aver camminato da solo per l’intera giornata (era comunque attrezzato con ciaspole e ramponi), non era stato più in grado di proseguire sul sentiero anche a causa del forte vento in quota, e aveva perso l’orientamento per la nebbia e il buio che riducevano notevolmente la visibilità. Oltre alle due squadre del Soccorso alpino che hanno raggiunto l’uomo percorrendo il sentiero 525 che dal lago Santo arriva in vetta al Giovo, erano presenti ieri sera anche altri tecnici, per un totale di 25, pronti a intervenire nel caso la persona soccorsa non fosse stata in grado di deambulare autonomamente. La presenza di tecnici al campo base è stata poi fondamentale per coordinare da remoto le operazioni di ricerca delle squadre di terra, notevolmente complicate dalla scarsissima visibilità.