All’interno della rassegna Primavera senza razzismo. Arti-Culture-Dialoghi, tre mesi di iniziative in cui Reggio Emilia promuove conoscenze e il confronto tra culture diverse per combattere pregiudizi e discriminazioni, prende il via il ciclo di incontri dedicati al dialogo interreligioso, dal titolo ‘Siamo tutti sulla stessa panchina’.
I ragazzi delle associazioni Agesci-zona di Reggio Emilia, Giovani Musulmani di Reggio Emilia e Cisv, con il supporto di Mondinsieme e la collaborazione del  Comune di Reggio Emilia, hanno organizzato tre incontri sul tema dell’informazione, del rapporto tra le religioni e della geopolitica. L’iniziativa, che si rivolge a chiunque possa essere interessato, apre le porte di alcuni luoghi simbolo delle tre più importanti religioni monoteiste per stimolare un confronto che parta dalle giovani generazioni.
“Per noi è importante accompagnare questo progetto — sottolinea l’assessora alla Città internazionale Serena Foracchia — non solo in quanto è un momento di conoscenza reciproca, ma come percorso di collaborazione e dialogo finalizzato a una formazione interculturale del territorio. Questi incontri rappresentano un valore che nasce dal tessuto associativo e dalla partecipazione delle nuove generazioni alle politiche del territorio”.
“Abbiamo voluto organizzare queste occasioni di confronto — dicono gli organizzatori di Agesci-Gmi-Cisv — per rendere consapevole la cittadinanza, in modo oggettivo e per riflettere sulle situazioni politiche e culturali che affliggono la popolazione mondiale”.

Gli incontri si terranno da aprile a maggio: il primo è in programma domenica 3 aprile con un incontro su informazione e disinformazione nei media, nella parrocchia di Regina Pacis; si prosegue domenica 17 aprile, nella Sinagoga di via dell’Aquila, dove si stimolano riflessioni attorno alla domanda ‘le differenze possono unire?’. L’ultimo incontro è previsto per domenica 15 maggio al centro islamico di via Monari: lì giornalisti e studiosi del mondo islamico si confronteranno su temi geopolitici (sotto i dettagli del programma).
A conclusione del percorso di incontri, la stesura di una ‘Carta del Dialogo’, un patto tra le persone, al di là della propria origine etnica o della propria fede. La Carta esprime la volontà dei cittadini di mettersi in un atteggiamento di confronto e ascolto reciproco, a conclusione del percorso compiuto insieme. Per maggiori informazioni è possibile consultare il programma su www.municipio.re.it.