palpeggiataNon si accontentava del caffè o della brioche ma da qualche giorno frequentava quel bar soprattutto per corteggiare la barista. Le sue intenzioni si sono spinte ben oltre la scorsa mattina allorquando, all’apertura del bar, approfittando della circostanza che non vi fossero altri clienti, ha preso alle spalle la ragazza cercando di palparle le parti intime. Le urla della donna, che con una gomitata è riuscita a divincolarsi dalla presa, hanno fatto desistere lo “spasimante” che si è dato alla fuga. Quindi l’allarme ai Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza le cui indagini hanno permesso di risalire all’uomo che convocato in caserma, si è mostrato fortemente pentito per il grave fatto compiuto riferendo di non capire come sia arrivati a tanto se non con il fatto di non essere riuscito a trattenere i suoi impulsi sessuali.  Con l’accusa di tentata violenza sessuale i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura reggiana un 30enne della provincia di Parma.

L’uomo, peraltro sposato, da qualche giorno frequentava un bar del reggiano poiché si era invaghito della giovane barista, una bella ragazza poco più che ventenne. Prendeva sempre il caffè lasciandosi andare a qualche complimento ricolto alla ragazza. L’altra mattina è andato però ben oltre: presentatosi al bar all’apertura, dopo aver ordinato il solito caffè, approfittando dell’assenza di altri clienti ha preso alle spalle la donna cercando di palparle le parti intime. La reazione della barista ha però di fatto scongiurato ulteriori ben deducibili conseguenze con l’uomo che ricevuto una gomitata sentendo le urla della vittima ha desistito fuggendo dal bar. Quindi l’allarme al 112 dei Carabinieri con i militari di San Pollo d’Enza che curavano il primo intervento raccogliendo la denuncia e avviando le indagini.

Partendo da un numero di telefono che l’uomo aveva lasciato al titolare qualora avesse bisogno di lavori edili i militari hanno indirizzato le attenzioni nei confronti dell’odierno indagato raccogliendo a suo carico incontrovertibili elementi di responsabilità tra cui lo stesso riconoscimento a cura della vittima. L’uomo convocato in caserma è stato quindi denunciato.