donaladoorientiSi è spento nel tardo pomeriggio di ieri all’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti, dove era stato ricoverato due giorni prima, il parroco di Cagnola don Aldo Orienti, Fratello della Carità.

Il sacerdote ha raggiunto gli 86 anni di vita nonostante una salute segnata dalla cagionevolezza fin dall’infanzia.

Era nato il 17 febbraio 1930 a Sassuolo e qui aveva avviato gli studi fino ai primi anni di scuola media, entrando poi nel Seminario di Marola per completare il ginnasio, accolto dal rettore don Luigi Bronzoni, dimostrando valide doti musicali sotto la guida di don Guerrino Orlandini prima e di don Pietro Ganapini poi.

Rallentato nel suo corso di studi dalla chiusura del Seminario da parte dei tedeschi (1944-45) e da un lungo ricovero in un sanatorio di Trento, don Aldo, con il consenso del vescovo Beniamino Socche, rimase a Marola per compiere in proprio, assistito dai docenti, il triennio liceale e i quattro anni di studi teologici.

Giunse così all’ordinazione presbiterale il 4 luglio 1954 e ricevette come primo incarico quello di “curato” nella parrocchia di Campolungo, per un anno. Nell’autunno 1955 accettò di diventare cappellano dell’Ospedale Sant’Anna, fino al trasferimento, nel 1962, alla parrocchia di Cagnola, che ha guidato, fino a oggi, per oltre cinquant’anni, occupandosi del restauro della chiesa e realizzando il progetto della Casa della Carità, sul modello dell’Ospizio di Fontanaluccia.

La Casa, inaugurata il 23 novembre 1968, accolse i primi ospiti l’11 febbraio 1969, in una festa mariana a cui don Aldo era particolarmente legato: il sacerdote partecipava infatti regolarmente ai pellegrinaggi di ammalati e fedeli a Lourdes, nonché a Loreto. L’esperienza della Casa della Carità e la vicinanza di don Mario Prandi fecero sì che nel 1973 don Aldo emettesse i voti religiosi tra i primi “Fratelli della Carità”, fondati dallo stesso don Prandi nel 1972.

In questo mezzo secolo, don Orienti è stato anche amministratore parrocchiale a Rosano, dal 1986 al 1996, e a Costa de’ Grassi (1997-2000).

Uomo della pazienza, che sopporta ostacoli e malattie senza arrendersi, don Aldo ha attuato una vera pastorale di prossimità, incontrando i parrocchiani e portando la celebrazione eucaristica negli oratori delle borgate o in qualche abitazione dove riunire tutto il vicinato.

La salma rimane esposta presso la Casa della Carità di Cagnola fino alla mattina di lunedì, 18 aprile. Il funerale, presieduto dal vescovo Massimo Camisasca, avrà luogo lunedì alle 10 nella chiesa di Cagnola.