denaro_euroIl Consiglio comunale ha approvato – 20 voti favorevoli (Pd e Sel) e sette contrari (Forza Italia, Grande Reggio-Alleanza Civica, Lista Civica Magenta-Alleanza Civica e Movimento 5 Stelle) – le aliquote e la disciplina regolamentare dell’imposta municipale Imu, del tributo sui servizi indivisibili Tasi e dell’addizionale comunale Irpef per il 2016, con le relative esenzioni e un esito complessivo che non prevede – come preannunciato nei giorni scorsi durante la relazione di deposito del Preventivo 2016 dall’assessore a Bilancio, Patrimonio e Società partecipate Francesco Notari – nessun aumento della tassazione comunale e quindi della pressione fiscale su famiglie e imprese.
Questo avviene per il terzo anno consecutivo a Reggio Emilia – città con la più bassa tassazione pro capite riguardo a Imu, Tasi e Irpef in Emilia-Romagna (vedere diapo allegate) – e per il secondo nel corso del mandato del sindaco Luca Vecchi.
Di più, la pressione fiscale sui cittadini reggiani diminuisce del 20% circa (un valore complessivamente stimato in 16 milioni di euro), principalmente grazie all’abolizione della Tasi sull’abitazione principale, che consentirà di far restare nella disponibilità dei contribuenti oltre 12 milioni di euro. Inoltre, vi sarà un ulteriore effetto positivo delle norme volute dal governo nazionale grazie all’abolizione dell’Imu sui terreni agricoli e sull’area industriale su cui insistono i cosiddetti imbullonati, oltre che in virtù della riduzione della base imponibile su canoni concertati (-25%) e sui comodati ai parenti entro il primo grado (-50%).

MANOVRA FISCALE: TRIBUTI BLOCCATI – L’assessore Notari ha ricordato alcuni obiettivi raggiunti in materia di politica fiscale, “sia con il Bilancio di previsione 2016, sia grazie alle politiche governative, da cui finalmente si intravedono segnali favorevoli che potranno sostenere una crescita ancora debole, rafforzando al contempo l’equità del sistema.
Anche quest’anno non toccheremo le tasse, non solo per le intervenute disposizioni normative che impongono di non incrementare la pressione fiscale, ma soprattutto perché già i primi impegni della giunta sul Bilancio di previsione in materia tributaria andavano in tale direzione.
“Per quanto riguarda la tassazione sugli immobili, è stata soppressa la Tasi sulla prima casa, con un minor prelievo fiscale sui cittadini di oltre 12 milioni, cui si aggiungono circa 4 milioni di euro per le altre misure agevolative previste dalla Legge di stabilità 2016. In totale 16 milioni di euro per ridare alle persone duramente colpite dalla crisi di questi anni speranza e fiducia. E liberare, per loro, risorse di spesa familiare che possono giovare al sistema nel suo complesso, se immesse nel mercato. Sono confermate le aliquote degli scorsi anni sull’addizionale Irpef comunale con un meccanismo che attua pienamente il requisito della progressività grazie alle cinque aliquote e alla fascia di esenzione a 15.000 euro, la più alta fra i capoluoghi di Regione”.

MENO 20% – Quest’anno la pressione fiscale locale si alleggerisce dunque per un valore complessivo di 16 milioni di euro, con un decremento medio del 20%.
La somma di 16 milioni di euro è determinata prevalentemente dalla abolizione della Tasi sull’abitazione principale (prima casa), un gettito che a Reggio Emilia è stimato in 12,3 milioni di euro, e questa minor pressione è a vantaggio delle famiglie.
A incidere positivamente sui conti di famiglie e imprese agricole – qui per 1,3 milioni di euro di ‘alleggerimento’ della pressione fiscale – sarà nel 2016 l’esenzione dal pagamento dell’Imu per i terreni agricoli di imprenditori e coltivatori diretti, e la riduzione del 50% della stessa imposta per gli immobili concessi in comodato gratuito a parenti di primo grado.
Restando nel campo delle imprese, una riduzione dell’Imu per 610.000 euro si ottiene per lo scorporo degli ‘imbullonati’, vale a dire la superficie su cui poggiano i macchinari industriali necessari alla produzione.
Inoltre, sono esenti da Imu i fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura e i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (fintanto che permane tale destinazione e purché non siano locati).
Il valore complessivo dell’Imu iscritto a bilancio è di 34,4 milioni, valore che sale a circa milioni 50 milioni se si tiene conto di quanto trattenuto dallo Stato .
Infine, è prevista una riduzione del 25% dell’Imu su immobili locati a canone concordato/concertato, con una diminuzione di pressione in valori reali di 1,8 milioni di euro.
Permane l’attenzione alle fasce più deboli e la tassazione rimane invariata rispetto al 2014 e al 2015; non è previsto alcun aumento del prelievo fiscale comunale; sono confermate le cinque aliquote vigenti sull’addizionale Irpef comunale con un meccanismo che garantisce la progressività dell’imposizione anche grazie alla fascia di esenzione fino a 15.000 euro, la più favorevole per i contribuenti nei capoluoghi di regione dell’Emilia. Il gettito totale dell’addizionale Irpef comunale è di oltre 13 milioni di euro.

TASI IN DETTAGLIO – Le nuove esenzioni e agevolazioni previste dalla Legge di stabilità 2016 per la Tasi prevedono: Abitazione principale ed equiparate (categoria da A/2 ad A/7): esenzione; Fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura (aliquota allo 0,10%); Alloggi sociali (aliquota allo 0,10%); Fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e che non siano in ogni caso locati (aliquota allo 0,25%).

IMU IN DETTAGLIO – Le aliquote Imu indicate per il 2016 sono le seguenti:
5,00 per mille abitazione principale categorie A1, A8, A9;
7,60 per mille immobili a canone concertato ed immobili concessi in comodato gratuito fra parenti entro il primo grado limitatamente ai caso di scambio reciproco degli stessi e solo se entrambi i soggetti possiedono quest’unica unità immobiliare, nel territorio comunale, eventualmente corredata dalle relative pertinenze, con moltiplicatore ridotto del 25% (come da Legge di stabilità del 2016);
8,60 per mille per immobili concessi in comodato gratuito a parenti entro il primo grado se ivi residenti, a cui si sommano le agevolazioni previste dalla Legge di stabilità 2016;
9,60 per mille aliquota agevolata per immobili di categoria B, C3 (Laboratori), D1 (Opifici), D3 (Teatri e Spettacoli), D4 (Case di cura e Ospedali), D6 (Fabbricati sportivi), D7 (Fabbricati per attività industriali). Unità immobiliari censite nella categoria C1 (Negozi e Botteghe) utilizzate esclusivamente per l’esercizio dell’attività d’impresa direttamente dai proprietari o titolari di altro diritto reale con residenza o sede legale nel comune;
10,10 per mille per terreni agricoli non esentati;
10,60 per mille aliquota ordinaria: si applica a tutte le tipologie abitative non comprese in quelle precedenti ed agli altri immobili/aree non oggetto di agevolazione.