edilizia_10“Il 2015 ha fatto registrare una ripresa nel settore immobiliare ma non è certo sufficiente a compensare la perdita registrata dal 2009 e questo pesa anche sulle imprese artigiane specializzate in lavori di costruzione: a Modena le imprese artigiane di costruzione nel 2015 sono 8.146 con un meno 990 nel periodo 2009-2015 pari a un -10,8%. Il dato 2015 sul 2014 segna un -208 imprese pari al -2,5%, numeri sostanzialmente in linea con quelli regionali. Il valore aggiunto prodotto dalle imprese di costruzione in provincia di Modena, in base ai dati disponibili che indagano il trend dal 2008 al 2013 ha subito un calo del 21,4% passando da 1.298 milioni di euro a 1.020, con un calo di 277,5 milioni di minor ricchezza prodotta.: “Questa dimensione di perdita del valore di produzione, di numero di imprese e di occupati, in un settore come le costruzioni, pur segnando un rallentamento del trend negativo ed alcuni timidi segnali di inversione della tendenza, da l’idea dell’impoverimento diffuso che la crisi ha generato in questi anni sul nostro territorio”. Così il presidente di Lapam Confartigianato Comparto Costruzioni, Roberto Ferrari commenta i dati dell’analisi del Centro Studi di Confartigianato Lapam. Tra il 2009 e il 2015 anni hanno chiuso i battenti ben 4.783 imprese artigiane, con un calo del -9,4%, superiore alla media italiana a -8,1%, che pone l’Emilia Romagna al 9° posto in Italia.

A gennaio 2016 la produzione nel comparto costruzioni ha registrato, rispetto al mese precedente, un calo dell’1,5%. In positivo l’andamento nella media del trimestre novembre 2015 – gennaio 2016 che ha registrato un aumento della produzione dell’1,9% rispetto al trimestre precedente. Il consuntivo del 2015 vede la produzione nelle Costruzioni segnare, al netto degli effetti di calendario, una flessione tendenziale dell’1,9% rispetto al 2014, la meno intensa registrata dal 2010 a oggi.

“Nelle Costruzioni assumono una specifica centralità le politiche di incentivazione della manutenzione degli immobili – continua Ferrari -. Nell’ultimo biennio le manovre di bilancio (Leggi di stabilità 2015 e 2016 ) hanno sostenuto l’ecobonus e le agevolazioni sulle ristrutturazioni mettendo a disposizione risorse nel triennio 2016-2018 pari a 2.332 milioni di euro, una media di 777 milioni all’anno equivalente allo 0,6% degli investimenti fissi lordi nelle Costruzioni”. Nel corso del 2015 si registrano ritenute d’acconto per 1.624 milioni di euro che sottendono spese per ristrutturazioni e per risparmio energetico sostenute dalle famiglie per 24.766 milioni di euro. “Questo è proprio il segno che quanto andiamo dicendo da anni sull’opportunità di rendere strutturale questa forma di incentivo è giusto – conclude il presidente Lapam Comparto Costruzioni – L’effetto volano per il settore e per il mercato interno è evidente”.

Sul lato della domanda nel 2015 i volumi di compravendita degli immobili residenziali registrati sono in salita del 6,5% rispetto al 2014, in Emilia Romagna (+6,8%), a Modena il calo tra il 2008 e il 2015 è pesantissimo (-41.9%), ma con un rimbalzo (+5%) tra il 2014 e il 2015, comunque inferiore a quello nazionale e regionale. Sempre nel 2015 volumi di compravendita degli immobili non residenziali – commerciali e produttivi – sono in salita del 3,8 % rispetto al 2014. In Emilia Romagna è solo un +0,3%, un dato che peggiora a Modena (-1,5% tra 2014 e 2015 e -44,3% tra 2008 e 2015), anche qui la nostra provincia fa registrare numeri peggiori rispetto al confronto con Italia ed Emilia-Romagna. Afferma Ferrari: “Qui si sconta tutta la crisi economica che si abbatte sulle micro e piccole imprese diffuse, compresa la minor convenienza e minor interesse di investimento sugli immobili, piuttosto che su altri beni connessi alla produzione”.