sassuolo_povertaFa riflettere la foto – circolata sui social network – del disoccupato sotto sfratto con tre figli a carico costretto all’elemosina, nell’indifferenza più totale, in via Mazzini lo scorso venerdì. Fa riflettere ancora di più a Sassuolo, un tempo capitale del lavoro in Emilia Romagna e in tutta Italia.

Disoccupazione e disagio sociale sono temi che meritano attenzione a Sassuolo, Il lavoro continua a mancare e quello che c’è è spesso a tempo determinato e con poche garanzie. In questo contesto la politica locale preferisce parlare di altro, preoccupandosi di fare polemica sterile. Perché la politica non ha mai niente di concreto da dire a queste persone?

È Alessandro Rocchi – neo dirigente di ApI il partito di Francesco Rutelli e guidato a Sassuolo dall’ex PD Cristina Vandelli – ad intervenire “Mi rivolgo alle Istituzioni locali come vi accorgete delle offese subite su Facebook (il riferimento è al ragazzo denunciato per le offese alla Polizia Municipale ndr), credo che sia possibile accorgervi anche di queste cose” Alleanza Per l’Italia (ApI) propone quindi di utilizzare i social network anche per ricevere le segnalazioni di casi di disagio sociale o povertà per evitare che sassolesi siano costretti all’elemosina per strada. “Auspichiamo che il Comune di Sassuolo per un povero italiano che ha perso il lavoro, con figli a carico e che sta subendo lo sfratto possa fare qualcosa sarebbe il modo migliore di festeggiare il primo maggio” spiega Rocchi.

Purtroppo si parla poco di lavoro in consiglio comunale o in commissione e quando lo si fa non si riescono a superare gli steccati ideologici, anzi spesso ci si trincera dietro per nascondere il proprio immobilismo. Parlare di lavoro però è l’unica strada per dare libertà e felicità alle persone.