Atlas-ConcordeI 10 mesi di trattativa per il rinnovo del contratto delle aziende modenesi del Gruppo Concorde si sono conclusi, nostro malgrado lo scorso 20 aprile, prendendo atto dell’abbandono del tavolo da parte di FILCTEM CGIL e con la sottoscrizione di una ipotesi di accordo con le sole RSU di FEMCA CISL e UILTEC UIL. Una decisione che testimonia come l’azienda e Confindustria Ceramica abbiano dimostrato, durante tutte le fasi della trattativa, il più ampio rispetto delle parti, dei ruoli assegnati e della salvaguardia degli interessi dei dipendenti dell’azienda.

L’ipotesi di accordo firmato prevede l’erogazione di un aumento del salario variabile a regime di 780 euro lordi, molto vicino alla richiesta – esplicitata dalla CGIL a nome di tutte le Organizzazioni Sindacali – di 910 euro lordi. A questo si aggiungono aumenti salariali relativi all’ indennità di cambio turno e di mensa; un più vantaggioso indennizzo per la reperibilità; la garanzia dell’intera retribuzione ai malati oncologici; lo stanziamento di 1,2 milioni di euro per la formazione; la possibilità di utilizzo dell’anticipazione straordinaria del TFR; una erogazione liberale a favore di tutti i dipendenti, di importo più elevato per chi ha figli.

L’ipotesi di accordo firmato, che ha anche accolto completamente le richieste in materia di relazioni industriali avanzate da tutti i Sindacati, si pone ai livelli più avanzati delle contrattazioni aziendali del distretto.
Nel corso di tutta la trattativa Gruppo Concorde ha sempre ribadito l’importanza di lasciare, ad ogni singolo lavoratore, la possibilità di scegliere se percepire il salario variabile sotto forma di welfare, oppure nelle modalità sino ad ora utilizzate – ricevendo un secco rifiuto esclusivamente da parte della CGIL.
Il Gruppo Concorde ritiene che una trattativa debba fondarsi sul raggiungimento di un equilibrio tra le reciproche posizioni e non sul tentativo di imporre le proprie richieste come unico punto di caduta. Un accordo deve rappresentare un giusto equilibrio tra gli interessi della competitività aziendale nel tempo e le attese di reali incrementi di reddito per i lavoratori.

L’Azienda esprime inoltre il proprio disappunto ed il proprio rammarico nel constatare che tanti anni di duro lavoro e di investimenti continui, senza pari nel settore, che hanno contribuito allo sviluppo ed alla crescita dell’occupazione non siano riconosciuto come elementi da premiare, bensì da penalizzare.
Tali sforzi, unitamente al contributo di tutti, hanno consentito che oggi, all’interno delle aziende italiane del Gruppo Concorde, siano presenti a libro paga più lavoratori a contratto a tempo indeterminato di quanti non ve ne fossero alla fine del 2008, in evidente e positiva controtendenza rispetto alla diminuzione di circa il 20% degli addetti verificatesi nel distretto ceramico negli ultimi anni di crisi.
L’Azienda auspica di poter estendere i benefici derivanti dal presente accordo ai lavoratori in forza presso tutte le unità modenesi appartenenti al Gruppo, con l’obiettivo di proseguire il cammino di sviluppo della crescita e dell’occupazione dell’azienda nel lungo periodo.