Non è solamente il carcere di Piacenza (dove nei giorni scorsi diversi detenuti hanno dato vita ad una rivolta, inneggiando all’Isis) a essere caratterizzato dalla tensione. Anche a Forlì e Ferrara si sono verificati, nei giorni scorsi, gravi eventi critici. E il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, sarà in visita nelle carceri emiliano-romagnole di Parma, Ferrara e Bologna da martedì 17 maggio prossimo.

“La situazione penitenziaria dell’Emilia Romagna ci preoccupa”, spiega Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che guiderà la delegazione del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria. “La rivolta e i richiami alla guerra santa dell’Isis a Piacenza sono inquietanti, ma anche a Forlì e Ferrara si sono vissuti momenti di autentica tensione. E’ del tutto evidente che non basta monitorare la situazione, ma servono urgenti e concreti interventi da parte del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in particolare. A Forlì, grazie allo scrupolo e all’attenzione dei nostri Agenti, è stata sventata un’evasione, e questo avviene a distanza di quattro mesi dall’evasione consumata a febbraio quando un detenuto scappò dal carcere. E a Ferrara, venerdì scorso, un detenuto ha devastato il viso di un nostro Assistente Capo colpendolo violentemente con una testa. Mi sembra che ci siano tutti gli elementi per definirla una situazione regionale complessivamente destabilizzante”.

Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto, e Francesco Campobasso, segretario regionale del SAPPE per l’Emilia Romagna, sottolineano come “i poliziotti penitenziari in servizio negli istituti emiliano-romagnoli, oggi affollati complessivamente da 3.094 detenuti tra uomini e donne, sono soggetti a picchi di stress lavorativo davvero eccessivi. Tra l’altro, si contano oggi più detenuti dell’anno passato, quando erano 2.870: altro che emergenza superata. Si tenga conto che nel 2015 si sono contati in Regione ben 828 atti di autolesionismo, 117 tentati suicidi sventati in tempo dai Baschi Azzurri, 5 morti per suicidio e 4 per cause naturali. 435 sono state le colluttazioni e 98 i ferimenti: addirittura si sono contati 2 tentati omicidi tra le sbarre! I gravi episodi, in pochi giorni, nelle carceri di Piacenza, Forlì e Ferrara testimoniano la tensione costante dei penitenziari regionali, che meritano attenzione e soluzione dai vertici del DAP”.

Il SAPPE visiterà martedì il carcere di Parma e poi, mercoledì, quelle di Bologna e Ferrara.

Commenta infine Capece: “Per fortuna delle Istituzioni, le donne della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici. Ma non si può ritardare ulteriormente la necessità di adottare urgenti provvedimenti: non si può pensare che la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri emiliano-romagnole e del Paese (oggi affollate comunque da oltre 53mila 700 detenuti) sia lasciata solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia, sotto organico di 7mila unità e penalizzati dalla Legge di stabilità 2016 che ha bocciato l’assunzione straordinaria di 800 nuovi Agenti”.