Dopo 15 mesi di trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro dei consorzi di bonifica e miglioramento fondiario, Fai CISL Flai CGIL Filbi UIL hanno indetto lo stato di agitazione dei lavoratori dei consorzi. I molti mesi di lavoro ci avevano convinti di essere giunti alla fase conclusiva per il rinnovo del Ccnl. Invece, la posizione assunta dallo SNEBI, con la riproposizione di argomenti già discussi e da noi rigettati, è da ritenere inaccettabile.

Non si può non riconoscere per l’anno 2015 alcun aumento salariale né prevedere per gli anni successivi un incremento che non tuteli il potere d’acquisto dei salari, tantomeno condividiamo la indisponibilità della controparte ad affrontare i problemi dei lavoratori a tempo determinato o ad aggravare la disciplina dei demansionamenti.
I lavoratori dei Consorzi di Bonifica hanno diritto ad un CCNL dignitoso e ad un riconoscimento salariale adeguato. Riteniamo le proposte dello SNEBI poco rispettose dei lavoratori che quotidianamente mettono in sicurezza il nostro Paese e garantiscono la distribuzione di un bene primario come l’acqua, servizi fondamentali per la sicurezza dei cittadini e delle cittadine e per il sostegno alle produzioni agroalimentari del nostro territorio.

Si stanno programmando le assemblee in tutti i luoghi di lavoro per mettere al corrente i lavoratori dello stato della trattativa in attesa che martedì 17 maggio, durante la plenaria alla presenza della delegazione trattante di Fai Flai Filbi, si chiarisca se c’è margine di proseguire nella trattativa sgombrando il campo dalle provocazioni recentemente emerse per dare un CCNL alle migliaia di lavoratori che lo aspettano da lungo tempo. Auspichiamo che lo SNEBI rivaluti le proprie posizioni e si possa riprendere un confronto che dia le giuste risposte a questo importante settore.

(p. le Segreterie Regionali Emilia Romagna  FAI-CISL FLAI-CGIL FILBI-UIL Davide Bergonzini, Silvia Guaraldi, Roberto Cassanelli)