Sindaci-SavigniGli amministratori del distretto ceramico hanno firmato ieri la cartolina simbolica “contratto subito!” di Cgil Cisl Uil per il rinnovo dei contratti di pubblico impiego, sanità privata, cooperative sociali e terzo settore. Su richiesta dei sindacati Fp/Cgil, Cisl/Fp, Uil/Fpl e Uilpa i sindaci Francesco Tosi di Fiorano, Maria Costi di Formigine, Massimiliano Morini di Maranello e il vicesindaco di Sassuolo Maria Savigni hanno sottoscritto la cartolina (in foto) indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia per chiedere i rinnovi dei contratti di settore.  

L’incontro di ieri tra sindacati, rappresentanti dei lavoratori e amministratori si inserisce all’interno della mobilitazione per lo sciopero regionale del 24 maggio proclamato da FP Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa e si è tenuto a margine della giunta dell’Unione dei comuni del distretto ceramico.

“L’esigenza del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di tutti quei lavoratori, siano essi pubblici o privati, che erogano tutti i giorni servizi essenziali per la cittadinanza e per il territorio stesso, non è più rinviabile” spiegano i sindacalisti di Cgil Cisl Uil.

Come recita il testo della cartolina sottoscritta dagli amministratori, condivisa anche dalle amministrazioni degli altri Comuni dell’Unione, il blocco dei contratti nazionali ha di fatto impedito la necessaria innovazione e competitività dei servizi pubblici e del welfare nella nostra regione. Tutto il sistema del pubblico, infatti, così come la sanità privata, la cooperazione sociale e il terzo settore, è pieno di lavoratrici e lavoratori onesti che operano con serietà e dedizione, e che a causa di questo blocco si sono visti diminuire progressivamente la retribuzione e il riconoscimento del proprio lavoro e della propria professione.

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Per queste ragioni Fp/Cgil, Cisl/Fp, Uil/Fpl e Uil/Pa si aspettano una grande partecipazione allo sciopero regionale del prossimo 24 maggio dai lavoratori e dalle lavoratrici del distretto ceramico, “per ridare dignità ed orgoglio a chi col proprio lavoro, non senza quotidiane fatiche legate anche alla confusione istituzionale che sta attraversando il nostro territorio, mantiene in piedi i servizi pubblici e il welfare per tutti i cittadini” concludono i sindacati.