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Si è tenuta nella serata di mercoledì 18 maggio la commissione sui temi sanitari presso il Comune di Castelfranco Emilia, alla presenza della Dirigenza della Azienda USL e, in particolare, del Direttore Generale Dott. Massimo Annicchiarico.

La commissione è stata l’occasione, anche per i gruppi consiliari, di porre alcune domande e soprattutto valutare l’andamento del progetto attivato a Castelfranco Emilia da oltre un anno.

Ecco alcuni dati presentati. Da ottobre è attivo l’ospedale di comunità che, in questi primi sei mesi, ha accolto 138 pazienti, con una media di età di 79 anni. Il 49% di questi provengono da Castelfranco Emilia, il 17% da Nonantola, il 9% da San Cesario, il 7% da Ravarino, il 12% da Bomporto e il 5% da Bastiglia. Un servizio, quindi, che si conferma a disposizione della comunità locale.

“Il progetto procede bene, con attenzione ai nuovi bisogni sanitari e sociali dei cittadini – commenta l’assessore Nadia Manni – e sarà presto avviata la seconda parte dei lavori strutturali, che permetterà l’apertura dell’hospice, ma anche di stabilizzare e riorganizzare i servizi offerti in modo più adeguato. Nel frattempo sono inoltre partiti i lavori della Casa del Volontariato, a cura della locale Croce Blu, capofila anche delle associazioni Amici del cuore e Cid, e del parco e sono stati ultimati i lavori delle camere ardenti.”

Due saranno le sfide: aiutare i pazienti e i loro familiari al rientro al domicilio nel modo più adeguato (poiché, appunto, la maggior parte dei pazienti ha fatto rientro a casa) e accogliere sempre più pazienti che hanno bisogno di assistenza più intensa, in una fase della loro vita, senza necessariamente passare dall’ospedale per acuti. L’Os.CO. è un servizio a gestione diretta della Az.usl, a gestione infermieristica e con presidio medico, garantito dai medici di medicina generale.

Il Direttore generale si è soffermato proprio sulla medicina generale, precisando come l’ingresso della medicina di gruppo “Ripa 61” stia dando buoni risultati e sottolineando il fatto che è al via anche l’analisi per l’ingresso di una seconda medicina di gruppo.

Si è poi parlato della casa della salute, che si configura come modello regionale di grandi dimensioni, con la differenza che, oltre alla attività territoriale, garantisce anche l’attività ambulatoriale chirurgica, in particolare su dermatologia, chirurgia vascolare periferica, ortopedica, ginecologica e oculistica.  A Castelfranco inoltre si conferma l’apertura dell’Hospice, dell’area centro della Azienda Usl. L’Hospice di Castelfranco al momento è il primo dei tre che l’Azienda intende aprire a livello provinciale, l’unico già interamente finanziato.

La Commissione sanità ha poi dedicato proprio ai lavori di ristrutturazione un approfondimento: la prima parte è stata ultimata ed è in via di collaudo e per l’altra parte sta procedendo l’iter della progettazione esecutiva, per un importo complessivo di oltre 7 milioni di euro.

Un altro elemento di qualità è stato individuato nella formazione, avviata nel mese di maggio con diversi operatori sanitari, sociali, ma anche della rete, volontariato e scuole, a cura dell’Università La Cattolica di Milano e che sta accompagnando il processo evolutivo del progetto stesso con due i temi al centro: i servizi per la cronicità e i servizi per l’infanzia e l’adolescenza.

La commissione si è conclusa con la presentazione dei dati di attività da parte del Dott. Tassi, dell’emergenza urgenza di Modena e della Dott.ssa De Luca, del Dipartimento cure primarie, attraverso i quali si confermano la dotazione di ambulanze 118, affiancate dall’aiuto della pubblica assistenza, nonché il servizio di punto di primo intervento diurno e della continuità assistenziale notturna.