morejobs-conferenza-stampaSono 96 gli espositori presenti con propri corner, di cui 84 aziende, 9 agenzie per il lavoro, 2 associazioni di categoria e 1 ordine professionale, e saranno le 22 presentazioni aziendali e 11 i seminari tematici: questi i numeri che caratterizzeranno il “MoreJobs – Career Day”, il più grande appuntamento mai organizzato a Modena, rivolto ai giovani laureati in cerca di lavoro, ed il più partecipato evento, che si tiene a livello universitario in Emilia Romagna, per porre direttamente in contatto domanda ed offerta di lavoro.

Il “MoreJobs – Career Day”, che  si tiene negli spazi espositivi del complesso universitario ex Foro Boario di Modena (via Berengario 51) a Modena, dove ha sede il Dipartimento di Economia “Marco Biagi”, è una manifestazione organizzata dall’Ufficio Orientamento al lavoro e placement di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, specificamente rivolto ai suoi studenti e laureati con l’obiettivo di facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro e l’occupabilità.

Unimore da questo punto di vista vanta performance eccellenti confermate anche attraverso l’annuale indagine del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea sulla “Condizione occupazionale dei Laureati”. Il XVIII Rapporto (l’ultimo presentato quest’anno) relativo ai laureati Unimore dell’anno 2014, intervistati l’anno scorso ad un anno dal conseguimento del titolo di studio, vede ancora una volta i giovani dottori usciti dall’Ateneo modenese-reggiano trovare lavoro molto più facilmente di altri: il tasso di occupazione dei laureati Unimore è del 64,2%, molto superiore (+ 12,1%) alla media nazionale ed oltre cinque punti percentuali rispetto a quella dei colleghi di Bologna (56,1%), di Ferrara (58,8%) e di Parma (55,5%).

Il tasso di disoccupazione a un anno dal titolo dei laureati Unimore, poi, è di appena il 13,2%, molto al di sotto (- 10,2%) della media nazionale e oltre cinque punti percentuali inferiore a quella dei coetanei di Bologna (18,8%), Ferrara (18,9%) e Parma (18,4%). La differenza è rappresentata da coloro che scelgono di continuare esclusivamente a studiare.

“Siamo certamente favoriti da un dinamico contesto territoriale, dove operano valide e solide imprese, – afferma il Rettore prof. Angelo O. Andrisano -, ma risultati tanto importanti e significativi, che ci distinguono positivamente in tutto il panorama nazionale, sono determinati dal concorso di due fondamentali azioni sviluppate in questi anni da Unimore. In primis, l’efficace politica di orientamento al lavoro e placement che abbiamo intrapreso fin dal 2002, un mandato che ci è stato lasciato in eredità dal prof. Marco Biagi e che ha portato a definire una vasta rete di rapporti e collaborazioni con aziende ed enti, non solo locali, ma anche al di fuori dall’ambito regionale: sono più di 1500 le aziende/enti/associazioni di categoria accreditati alla piattaforma del placement. Poi, la particolare attenzione prestata dall’ateneo alla definizione dei contenuti formativi dei nostri corsi, corsi che sono rimodulati consultando attorno a tavoli tecnici gli interlocutori esterni interessati”.

L’appuntamento con questa iniziativa è giovedì 26 maggio 2016 a partire dalle ore 9.30 con ingresso da Via Bono da Nonantola 2.

 

CHI SONO I GIOVANI PARTECIPANTI

L’interesse dei giovani attorno a questo happening è davvero notevole. Sono oltre 1.300 coloro che si  sono già registrati per seguirlo: il 46% viene dal modenese, il 38% dal reggiano, ma c’è anche una fetta del 16% di ragazze e ragazzi che vengono da altre province che non si sono laureati o sono iscritti ad Unimore. Oltre i due terzi (68%) dei partecipanti Unimore sono ancora studenti, mentre la percentuale di laureati è del 32%. Quasi opposte le proporzioni tra coloro che vengono da altri atenei: 64% sono laureati e 36% studenti.

Ben distribuite le presenze per quanto riguarda gli indirizzi di studio: il 28% sono laureati o seguono corsi di Economia; il 20 % di Ingegneria; il 15% di Lingue o di Comunicazione; il 12% hanno una formazione scientifica o medica; il 6% Giurisprudenza ed il 4% Educazione e Scienze umane.

 

TRA LE AZIENDE RAPPRESENTATI TUTTI I SETTORI

Tra le decine di realtà imprenditoriali presenti la parte del leone, anche per riflesso della struttura  economica locale, è fatta dalle aziende di informatica/elettronica (oltre 20) e da quelle della metalmeccanica e meccanica di precisione (oltre 20). Seguono, ma a distanza, le società di ricerca, selezione e/o somministrazione di lavoro, quelle di servizi e quelle che si occupano di infrastrutture ed edilizia. Ma, ci sono anche aziende del commercio, della grande distribuzione, del biomedicale, dell’energia, della chimica e del credito e assicurazioni. Il panorama è molto ampio.

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“Questa – ricorda la prof.ssa Roberta Gelmini, Delegata d’Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato – è la seconda edizione del Career Day, ed è un’opportunità concreta di incrocio domanda-offerta di lavoro realizzata con l’obiettivo sia di consolidare il processo di apertura di Unimore verso il mondo delle imprese, del lavoro e delle professioni sia di affiancare gli studenti nella complessa fase di transizione dalla laurea al lavoro. Il nostro ateneo, che da tempo profonde grande impegno in attività mirate ad incrementare possibilità di inserimento professionale coerenti e più veloci per i suoi laureati, si dimostra con questa edizione 2016 del Career Day oltremodo competitiva e capace di rispondere alle richieste di competenze specializzate e trasversali avanzate dal mondo del lavoro. Giorni fa l’Istat ha comunicato che oltre un ragazzo su tre tra i 15 ed i 34 anni è “sovraistruito”, ovvero troppo qualificato, per il lavoro svolto. Nel caso dei nostri laureati occupati la stessa indagine AlmaLaurea ha attestato che il 54,6% dei nostri laureati a un anno dal titolo trova molto efficace/efficace la laurea nel lavoro svolto e un altro 27,4% dichiara sia abbastanza efficace. Credo che queste statistiche fanno comprendere in maniera eloquente quale sia il valore della formazione impartita da Unimore ai suoi studenti”.

 

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Le aree espositive sono sistemate tra il piano terra ed il primo piano, mentre le presentazioni aziendali si terranno nelle aule del primo piano dell’ala ovest del complesso ed i seminari tematici presso la Fondazione Marco Biagi.

Durante questa giornata, che si concluderà alle ore 17.00, gli studenti ed i laureati potranno consegnare propri curriculum vitae e conoscere dalle testimonianze del mondo economico quali siano i profili, le professionalità e competenze più richieste dal mondo del lavoro.

Dalle 10.30 alle 13.20 effettueranno proprie presentazioni: Bonfiglioli Riduttori, Comer Industries, Banco Popolare, BPER Banca, Tetrapack, Isi Plast, Generali Italia, Expert System, Infolog, HPE Coxa, Star Engineering, Zanasi srl, Elica, Motor Power, Reflex & Allen, Havi Logistics, Ikea Italia Retail, Iungo Italia, Fercam e ancora Umana e Manpower.

I seminari tematici, ospitati nelle aule della Fondazione Marco Biagi tra le 10.00 e le 16.30 ed articolati in modo che ogni partecipante possa seguire più di un incontro, spazieranno su: le professioni forensi, lingue per l’economia e l’amministrazione, professioni sanitarie, le nuove professioni della comunicazione, la mediazione linguistico-culturale, l’imprenditorialità giovanile, le start up, l’Erasmus per i giovani imprenditori, saperi giuridici e “nuove” professioni, l’ingegneria tra tradizione e futuro nel territorio, la professione del pedagogista, il lavoro nella pubblica amministrazione, il chimico e le nuove prospettive occupazionali, la professione del dottore commercialista.

“I seminari – chiarisce il prof. Giovanni Solinas, Direttore del Dipartimento di Economia Marco Biagi – sono soltanto il punto terminale di attività volte al rafforzamento dell’orientamento in uscita che sono in rapida crescita e sulle quali si è impegnato tutto l’Ateneo. In molti dipartimenti l’ufficio stage inizia ad assumere alcune delle funzioni che sono tipiche del placement, potenziando i legami con le aziende, stimolandole alla diversificazione dei percorsi formativi (curricolari e no), iniziando a disegnare strumenti di valutazione degli stagisti che diano indicazioni ai dipartimenti di provenienza. All’interno si inizia a insegnare ai laureandi come costruire un curriculum che valorizzi e metta in evidenza le proprie capacità. Queste attività, sono sicuro, in tempi brevi, faciliteranno ulteriormente la transizione al lavoro dei nostri prossimi laureati”.