taxiNella seduta di ieri, la Giunta comunale, su proposta del Settore Mobilità sostenibile, ha deliberato di mettere a disposizione la somma complessiva di 100.000 euro a copertura parziale della spesa per l’acquisto di dispositivi di prevenzione, protezione e sicurezza da installare a bordo dei taxi: telecamere di videosorveglianza e divisori fisici tra guidatore e passeggeri sui sedili posteriori. L’entità di ogni singolo contributo è fissata fino a un massimo di 400 euro, ed è ammissibile a rimborso il 50% della spesa sostenuta (comprensiva di IVA, escluse le eventuali spese di installazione), senza la possibilità di cumulare i contributi nel caso di doppia installazione. I beneficiari che possono fare richiesta del contributo sono tutti i tassisti con licenza del Comune di Bologna e dell’area sovracomunale taxi.

Le risorse stanziate vengono prelevate dal “Fondo mobilità taxi”, costituito nel 2009 con una parte dell’introito derivante dalla vendita di 41 nuove licenze speciali taxi a carattere oneroso e che, come disciplinato dalla legge 248/2006, prevedeva l’utilizzo del 20% degli introiti per finanziare iniziative di controllo e miglioramento della qualità degli autoservizi pubblici non di linea e alla sicurezza dei conducenti e dei passeggeri.

Già nel 2010 erano stati attuati diversi interventi finalizzati al miglioramento del servizio in accordo anche con le associazioni di categoria, ma anche a seguito di recenti fenomeni a danno della sicurezza del servizio taxi, nelle scorse settimane si è creato, in collaborazione con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, un apposito Tavolo sicurezza taxi, che ha visto il coordinamento della Prefettura e la partecipazione dell’Amministrazione Comunale, di tutte le Forze dell’ordine, della Motorizzazione Civile e delle organizzazioni taxi. Nell’ultima riunione, avvenuta lo scorso 23 maggio, il Tavolo ha condiviso definitivamente che i dispositivi ammissibili a cofinanziamento sono telecamere e divisori, come proposto dalle centrali radio taxi, a condizione che si tratti di prodotti, disponibili sul mercato, dotati dei necessari certificati europei di conformità, omologazione o analoga autorizzazione, e rispondenti alle prescrizioni del Garante per la protezione dei dati personali (privacy).

Le centrali radio taxi CAT e COTABO gestiranno dal punto di vista operativo l’iniziativa, il suo monitoraggio, la fase di erogazione del contributo e la rendicontazione (previa verifica dell’Ufficio Taxi del Comune di Bologna della effettiva installazione dei dispositivi).

A breve sarà pubblicato un bando per richiedere il contributo, ma la delibera, vista l’urgenza, è immediatamente esecutiva: quindi, i tassisti che lo vogliono, possono eseguire l’installazione da subito e richiedere il rimborso non appena sarà pubblicato il bando.