Vincenzo-SantoroUn’altra tegola si abbatte sul Tribunale di Modena. Il crollo stamattina del capitello dell’edificio che ospita il tribunale non ha provocato per fortuna alcuna conseguenza per i cittadini che, come è noto, affluiscono numerosi agli uffici soprattutto nelle prime ore della mattinata.
Si tratta però di un ennesimo episodio negativo che riguarda i locali degli uffici giudiziari, infatti come più volte ha denunciato la Fp/Cgil, i locali di corso Canalgrande non sono adeguati ai servizi per cui sono preposti.
Ultimamente si registrano problemi ai servizi igienici già di per sé in numero esiguo. Spesso gli unici due ascensori accessibili all’utenza sono fuori uso. I locali dell’ex cinema Metropol si sono allegati più volte. Le vie di collegamento tra le aule di udienza del cinema e i locali del tribunale sono inaccessibili ai carrelli per il trasporto dei fascicoli delle udienza. Non parliamo poi dei locali adibiti al tribunale del lavoro, che definirli uffici pubblici è un ossimoro, visto che in parte sono ubicati in locali senza finestre, e le scale per raggiungere i piani superiori appare difficile definire adeguate!
Inoltre basterebbe guardare la facciata dell’edificio di corso Canalgrande per rendersi conto di quanto sono vecchie e probabilmente insicure le persiane delle finestre dei vari uffici. A questi problemi logistici si aggiungono quelli sulla grave carenza di organico, che certamente non si risolveranno con l’unica unità di personale che forse sarà assegnata con la mobilità tra enti.
Con l’episodio di oggi si conferma l’assenza di volontà di considerare gli uffici pubblici e l’intera pubblica amministrazione con l’attenzione che merita per i servizi resi ai cittadini.
Oggi l’unico dato di fatto è che causa carenza stanziamenti per gli uffici pubblici, si stava veramente per rendere un brutto servizio a qualche malcapitato cittadino.

La Fp/Cgil chiede per l’ennesima volta alle forze politiche, al Prefetto di Modena e al presidente della Provincia di attivarsi per reperire adeguate risorse economiche, affinchè a Modena possano esserci edifici dignitosi e adeguati ai servizi forniti alla comunità.