I sindacati Flc/Cgil, Cisl/Scuola, Uil/Scuola, Snals esprimono forte preoccupazione per i numeri relativi al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole modenesi: nonostante le promesse del Governo infatti si prospetta una drastica riduzione dell’organico totale.
Quanto al personale docente, sommando i numeri previsti per l’anno scolastico 2015-2016 risultava impegnato un totale di 9.016 persone, mentre ad oggi sommando i numeri previsti per il 2016-2017 si scende a 8.612: nonostante l’incremento del cosiddetto “organico di diritto” quindi se non si porrà rimedio con l’ “organico di fatto” mancheranno a Modena 404 docenti.
In particolare non sarà possibile attivare tutte le classi di tempo pieno richieste dalle famiglie: l’indicazione di massima è di coprire le richieste con quello che nella L.107, “La Buona Scuola”, viene definito “organico di potenziamento”, che dovrebbe però essere destinato in realtà ad attività di potenziamento dell’offerta formativa e non a coprire posti che dovrebbero essere assegnati a monte.
Per la scuola superiore si aggiunge poi il problema degli spezzoni, quote orarie ridotte rispetto all’orario di cattedra intero, che non sono riconducibili a posti.
La situazione del personale Ata non si profila migliore, anche se l’organico è ancora in via di definizione: se verranno confermate le tabelle dello scorso anno nella sola città di Modena ci saranno 19 perdenti posto a seguito del dimensionamento voluto dal comune di Modena con la creazione di istituti comprensivi.
Sorda ai richiami dei sindacati, che avevano già denunciato il rischio di problemi organizzativi e di garanzia della qualità del servizio legati all’operazione, l’Amministrazione comunale modenese ha infatti persistito nell’idea di ridisegnare la rete scolastica smembrando e riaccorpando gli istituti. I sindacati chiedono al Sindaco e all’Assessore di intervenire, come avevano assicurato, presso il Governo per garantire la tenuta dell’organico del personale Ata.