Sola-AndrisanoHanno in media 25,7 anni i 3.779 laureati del 2015 di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, contro una media nazionale di 26,2 anni. Lo attesta la “XVIII Indagine sul Profilo dei laureati italiani” condotta dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea tra circa 270mila neolaureati di 71 atenei italiani.

Quadro generale

L’età media alla laurea varia tra i 24,8 anni per i laureati di primo livello e i 27,1 anni per i magistrali biennali. Su tale risultato incide però anche il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario: non tutti i diplomati infatti si immatricolano subito dopo la conquista del titolo di scuola secondaria superiore. I laureati che terminano l’università in corso sono 61 su 100: in particolare, sono il 60 per cento tra i triennali e il 65 per cento tra i magistrali biennali. Il voto medio di laurea è 100,6 su 110 (98 per i laureati di primo livello e 105,1 per i magistrali biennali).

La quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 5%: il 5,5% tra i triennali e il 4,1% tra i magistrali biennali. Il 20% dei laureati proviene da fuori regione; in particolare è il 16% tra i triennali e il 32% tra i magistrali biennali. È in possesso di un diploma di tipo liceale (classico, scientifico e linguistico) il 57% dei laureati: è il 52% per il primo livello e il 61% per i magistrali biennali.

Il 75% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: sono l’82% tra i laureati di primo livello e il 70% tra i magistrali biennali (valore che cresce all’85% considerando anche coloro che l’hanno svolta solo nel triennio). Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) riguardano il 12% dei laureati: il 9% per i triennali e il 18% per magistrali biennali (quota che sale al 26% considerando anche coloro che le hanno compiute solo nel triennio). Il 70% dei laureati ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 69% tra i laureati di primo livello e il 71% tra i magistrali biennali.

Per analizzare la soddisfazione per l’esperienza universitaria appena conclusa si è scelto di prendere in considerazione l’opinione espressa dal complesso dei laureati in merito ad alcuni aspetti. L’88% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, 80 laureati su cento considerano le aule adeguate, e 87 valutano positivamente i servizi di biblioteca. E quanti si iscriverebbero di nuovo all’Università? Confermerebbe la scelta del corso e dell’Ateneo il 76% dei laureati, mentre l’8% si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso.

“Un così alto tasso di soddisfazione degli studenti che hanno frequentato i nostri corsi di laurea – commenta il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – è il risultato di un impegno quotidiano di tutti coloro che operano all’interno dell’Ateneo e che viene finalizzato a far sì che  l’esperienza di studio dei nostri iscritti sia non solo efficacemente formativa, ma anche unica e indimenticabile. Tra i nostri prossimi obiettivi ci sarà l’adeguamento delle strutture edilizie per la didattica e per i laboratori con un potenziamento della strumentazione. Inoltre gli studenti che sceglieranno il nostro Ateneo avranno in futuro sempre più la possibilità di intraprendere percorsi progettati congiuntamente da Università e imprese, grazie al costante e produttivo confronto di idee. A testimoniare infine   il nostro impegno profuso,  quest’anno è arrivato  l’accreditamento dell’Anvur, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca, un riconoscimento importante ottenuto grazie alla collaborazione di tutti i dipartimenti.

“L’ultima indagine AlmaLaurea – prosegue il Delegato del Rettore per la Didattica prof. Marco Sola – conferma ancora una volta il successo di Unimore nel garantire ai propri studenti corsi di studio gestiti al massimo livello di efficienza in termini di didattica e tecnologie ad essa dedicate, servizi e infrastrutture. Il recente accreditamento dell’Ateneo da parte dell’Anvur testimonia la concreta messa in atto delle procedure di assicurazione di qualità che sono alla base di questi risultati. Agli studenti va dato merito di aver saputo trarre profitto da queste opportunità loro offerte rispondendo con risultati brillanti in termini di accorciamento dei tempi di laurea, diminuzione dei fuori corso e apprezzamento verso la qualità della docenza, delle infrastrutture e dei servizi loro dedicati. Sono convinto che grazie alle azioni di monitoraggio-riesame-intervento messe a regime come azioni strutturate del proprio meccanismo organizzativo, Unimore consoliderà l’appartenenza al gruppo degli atenei italiani che offrono le migliori opportunità ai loro studenti.”

 

Ritardo alla laurea

L’Università di Modena e Reggio Emilia è prima in Emilia-Romagna e al terzo posto in Italia tra gli atenei generalisti con un indice di ritardo di 0,23. Per comprendere questo valore basta pensare che un valore pari a 0 sta ad indicare che lo studente ha terminato il percorso di studi nei tempi previsti mentre un valore uguale a 1 significherebbe che lo studente ha concluso gli studi in un tempo doppio rispetto alla durata del corso. In sostanza più questo valore si approssima all’uno più lo studente è “fuori corso”. Se l’indice di ritardo alla laurea di uno studente Unimore è di 0,23 su un corso triennale (36 mesi) questo si traduce in un ritardo di circa 8 mesi. La media nazionale è di 0,38 e in Emilia Romagna nessun Ateneo riesce a tenere il passo di Unimore: Bologna ha un indice di 0,26, Ferrara di 0,31 e Parma di 0,36.

 

Regolarità negli studi

Più della metà degli studenti Unimore, il 61,5%, completa gli studi nei tempi previsti. Un ottimo dato, che acquista ancora più valore se paragonato a quanto avviene altrove. In Italia i laureati in corso sono il 46,7% e tra le università della nostra regione vediamo che a Bologna i laureati in corso sono il 61,4%, a Ferrara il 50,3% e a Parma il 44,7%.

 

Tirocini

Tre studenti Unimore su quattro (il 75,2%) hanno avuto l’opportunità di venire in contatto col mondo del lavoro ancor prima della laurea: 81,9% dei laureati di primo livello; 53,4%  di quelli delle magistrali a ciclo unico; 70,2% dei laureati magistrali biennali. Anche questo è un elemento che distingue in positivo l’offerta formativa dell’Ateneo e che fa comprendere le ragioni dell’ottima performance occupazionale raggiunta dai suoi laureati. A livello nazionale (la media è del 55,5%), tra le università generaliste con più di mille laureati, solo Piemonte Orientale riesce a fare meglio di Unimore.

 

Soddisfazione del corso di laurea

Alla specifica domanda se sono “complessivamente soddisfatti del corso di laurea” il 92,7% dei laureati Unimore 2015 si esprime con un indice di gradimento più che sufficiente, rispondendo “decisamente sì” per il 41% e “più sì che no” per il 51,7%. Questo fa sì che il 70 per cento dei laureati dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si iscriverebbe di nuovo allo stesso corso di laurea.