Seta-busLa delibera sugli Indirizzi e le tariffe per la gestione del Trasporto Pubblico Locale tornerà prima in Commissione e poi in Consiglio comunale la prossima settimana per l’approvazione. Ma non prima di aver recepito una modifica che, oltre a porre rimedio all’incongruenza che ne ha determinato il ritiro nella seduta consiliare del 14 luglio, andrà nella direzione di consolidare e migliorare ulteriormente le condizioni di utilizzo dei mezzi pubblici da parte degli studenti della scuola dell’obbligo e di agevolare le famiglie.

Dopo che è emersa la questione relativa all’allegato, in cui un errore tecnico rischiava di penalizzare alcuni studenti delle scuole medie rispetto alle attuali tariffe applicate, errore di cui si è accorto il gruppo consiliare PD prima della trattazione in Aula, l’Amministrazione comunale non solo correggerà l’atto per gli aspetti formali, ma coglierà l’occasione per estendere i benefici già previsti per la scuola elementare agli studenti delle medie fino al compimento dei 14 anni di età.

“In pratica – spiega l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi – chiederemo a Seta che tutti i bambini e i ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo, ossia l’intera fascia che va dai 6 ai 13 anni fino al compimento dei 14, usufruisca di abbonamento annuale urbano alla tariffa scontata di 25 euro, beneficiando quindi di uno sconto pari a oltre il 90 per cento”.

L’assessore sottolinea inoltre che “Non solo vengono confermate le strategie e l’impianto della delibera che, ricordo, mette al centro gli sconti sul sistema degli abbonamenti, ma inseriamo una modifica che rende ancor più chiaro e forte l’indirizzo che ci siamo dati di favorire e premiare la continuità dell’utilizzo del trasporto pubblico in una logica di crescente equità. Tutto ciò anche grazie all’attenzione e alla collaborazione del Gruppo PD, che ci consente di sviluppare la politica di investimenti per la qualificazione del trasporto pubblico locale, prestando al tempo stesso la massima attenzione alla situazione sociale e al diritto allo studio”.