matromonio-gayIl Prefetto Michele di Bari, sulla base delle indicazioni contenute in una recente circolare del Ministero dell’Interno in tema di unioni civili e convivenze tra persone dello stesso sesso, ha indirizzato ai Sindaci del territorio una nota  informativa sui relativi adempimenti a cui sono tenuti gli Uffici comunali ed in particolare gli Ufficiali dello Stato   Civile.
Tra gli aspetti salienti della nuova disciplina, introdotta in via transitoria dal Governo al fine di dare una prima, immediata attuazione alla nuova regolamentazione delle unioni civili, in attesa della formale adozione dei decreti previsti dalla legge 76 del 20 maggio 2016, vi è la semplificazione degli adempimenti a cui sono tenuti gli Ufficiali dello Stato Civile per dar corso alla procedura.
Sotto tale aspetto, va rilevato che la sequenza delle varie fasi procedurali prende avvio dalla richiesta di costituzione dell’unione, presentata dagli interessati nel Comune da essi prescelto mediante apposito processo verbale redatto dall’ufficiale di Stato Civile, a cui fa seguito l’invito a ripresentarsi al fine di formalizzare la dichiarazione congiunta delle volontà, sempre davanti all’Ufficiale dello Stato Civile e con la presenza di due testimoni. Detta dichiarazione viene quindi iscritta ed annotata, rispettivamente, nel Registro provvisorio delle unioni civili e negli atti di nascita delle parti interessate.

Il Prefetto ha rivolto invito ai Sindaci affinché si attengano scrupolosamente alle accennate indicazioni ministeriali, ed a tutti gli altri profili introdotti in materia e forniscano immediata informazione agli Ufficiali di Stato Civile per gli  adempimenti di loro competenza.