gioco-azzardo-slotCostante l’impegno profuso dai Reparti modenesi della Guardia di Finanza nel settore dei giochi legati alla sorte (slot machine, new slot, VLT e simili). L’azione svolta dalla Guardia di Finanza, primariamente finalizzata alla tutela delle entrate dell’erario connesse al settore dei giochi, tende, trasversalmente, anche ad assicurare il mercato contro forme di concorrenza sleale ai danni degli operatori onesti, a prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata, a contrastare i tristemente noti fenomeni di dipendenza dal gioco (cosiddetta “ludopatia”), nonché ad evitare che le fasce sociali più deboli, quali i minorenni, si approccino
incondizionatamente a contesti potenzialmente critici.
L’attività di controllo amministrativo, eseguita anche in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha interessato l’intero comprensorio provinciale, privilegiando, proporzionalmente, i comuni con maggiore densità abitativa.
In tale contesto, nell’ultimo anno, sono stati eseguiti controlli nei confronti di 53 esercizi commerciali, per un complessivo di 259 apparecchi (slot, new slot e VLT) ispezionati, finalizzati a verificare i criteri di installazione, di funzionamento e di connessione al totalizzatore nazionale. Contestualmente, è stata elaborata la mappatura della clientela presente nelle sale giochi al momento dell’accesso ispettivo, previa identificazione della stessa.
Nel corso del corrente anno i controlli in questione sono stati ulteriormente intensificati sull’intero territorio, rivolgendoli, prioritariamente, alle sale giochi con congegni da intrattenimento con vincita in denaro. In particolare, nella prima metà del 2016 le imprese sottoposte a controllo sono state 18, per un complessivo di 140 macchine
elettroniche. Nell’ambito dei controlli è stata individuata una società di capitali, proprietaria di numerose slot-machines dislocate in molteplici esercizi commerciali della città e della provincia (regolarmente collegate alla piattaforma informatica dei Monopoli di Stato), che, a fronte di oltre 30 milioni di euro di giocate, ha omesso di dichiarare all’Erario i propri guadagni ammontanti ad oltre 1,3 milioni di euro.
Nel corso delle successive indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla locale Procura della Repubblica nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Marco Imperato, i finanzieri sono risaliti al vero gestore ed amministratore di fatto della società, nel tempo schermato da due amministratori di diritto, entrambi teste di legno e nullatenenti. Al responsabile degli illeciti, oltre alla denunzia per reati tributari, sono state sequestrate somme di denaro, nonché beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa euro 400.000, equivalente all’evasione d’imposta realizzata.