Casa-Serena“Scarsa attenzione alla Delibera di Giunta 129 del 10 Agosto del Comune di Sassuolo che tratta il piano triennale delle assunzioni di personale presso il Comune. Forse è sfuggito che spazio importante è stato dedicato alla parte che tratta e motiva  l’assunzione  al 50 %  di un operatore presso la struttura di Casa Serena per fatturare le prestazioni fornite agli ospiti.

Le parti in causa, Comune di Sassuolo, Associazione dei Comuni, AUSL, Cooperativa, stanno preparando i documenti per procedere all’accreditamento provvisorio con la firma del contratto di servizio per la gestione di Casa Serena.

Il Comune di Sassuolo al momento che la Cooperativa farà richiesta di accreditamento definitivo  continuerà ad assicurare il servizio di riscossione delle rette degli utenti anche se una “dubbia“ legge regionale demanda al gestore privato anche la riscossione delle rette.

In questi giorni  è stata consegnata al Signor Sindaco di Sassuolo una petizione/richiesta di mantenere presso la struttura Casa Serena di un riferimento Istituzionale al quale i cittadini parenti degli ospiti si possono rivolgere……del resto previsto dal bando di gara !

A proposito dei controlli, stiamo approfondendo la norma anticorruzione contenuta nel  Decreto Cantone, la dove prevede una serie di controlli, demandati alla parte pubblica che la sciagurata legge regionale prevede a “ babbo morto“.

Altro fatto molto importante e delicato è la  “privacy“.

Con  il passaggio della documentazione personale degli ospiti, compresa quella sanitaria, ad un soggetto privato, qualche interrogativo dovremmo porcelo.

Da via Fenuzzi si insiste, con eco politico da parte di “rivoluzionari della quaresima“ che il servizio di Casa Serena sarà privatizzato e che sempre il privato ne costruirà uno più bella a sue spese e quindi la gente se ne deve fare una ragione.

Ci saremmo aspettati un piano programma  per mettere a norma la struttura di Casa Serena.

Nel taumaturgico DUP, che fra poco andrà in Consiglio Comunale, non c’è niente e nemmeno nei programmi di SGP che è titolare della struttura e che ne dovrebbe ricavare l’affitto per l’utilizzo della stessa ……salvo che a Sassuolo si pratica ancora “il baratto“ .

Non vogliamo credere che la Cooperativa possa accettare una struttura piena di amianto (basterebbe vedere la certificazione rilasciata da un laboratorio specializzato, in possesso del Comune) con gli ascensori, le camere ed i servizi non a norma, un area cortiliva inagibile per gli ospiti  in carrozzina ed a piedi, un centro diurno inagibile all’esterno…. manca addirittura il certificato antincendio”.

(Mario Cardone – Partito Socialista Italiano Sassuolo)