La Regione chiederà l’apertura di un tavolo istituzionale nazionale presso il Ministero dello sviluppo economico per affrontare la vertenza Alstom e coinvolgerà i rappresentanti delle politiche economiche delle Regioni in cui vi sono stabilimenti ovvero Lombardia, Toscana e Piemonte oltre all’Emilia Romagna.
È quanto emerso oggi al termine dell’incontro che l’assessore regionale alle Attività produttive  Palma Costi ha avuto con i rappresentanti sindacali di Alstom dello stabilimento di Bologna, azienda leader mondiale nella progettazione e realizzazione dei sistemi di gestione e controllo del trasporto ferroviario.
L’incontro era stato chiesto dai sindacati dopo il nulla di fatto durante i confronti con l’azienda che ha confermato di procedere a 11 trasferimenti collettivi dell’area logistica da Bologna a Sesto San Giovanni (Mi) e 22 individuali per i quali l’azienda ha proposto il trasferimento in altre sedi del gruppo.
“Salvaguardare l’occupazione è il nostro obiettivo prioritario-  ha sottolineato l’assessore Costi- e l’apertura di un confronto a Roma ci consente di affrontare complessivamente la vertenza.  Oggi abbiamo approfondito la situazione su Bologna anche facendo il quadro con quello che succede negli stabilimenti delle altre regioni. Alla fine di questa riflessione comune ritengo che sia utile e necessario chiedere di  convocare quanto prima un tavolo presso il ministero dello Sviluppo economico. Stiamo lavorando per coinvolgere le altre tre Regioni i cui territori sono interessati dalla vicenda così da presentarci al Mise con una posizione comune. L’Italia è un paese che sta investendo sulle ferrovie ed anche la Regione sta investendo moltissimo sui trasporti. Per questo occorre salvaguardare il sito produttivo dell’Alstom di Bologna, strategico per professionalità, progettazione e produzione proprio in questo settore puntando a creare le condizioni  per un ulteriormente sviluppo”.