ex-aem2Sarà pubblicato entro la metà di settembre il bando per la realizzazione del “Parco della Creatività” con l’affidamento in appalto o concessione della completa rigenerazione dell’area dell’ex Amcm a Modena. Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli in occasione della presentazione dell’avvio dei lavori di riqualificazione dell’ex centrale Aem in via Sigonio, primo cantiere al via nel comparto, dove verrà realizzato il Laboratorio Aperto sul tema  “cultura, spettacolo, creatività”, mentre è previsto per il 2017 l’avvio dell’intervento per la costruzione del nuovo Teatro delle Passioni di Ert (150 posti) nell’ex sede Enel.

Il Laboratorio Aperto fa parte della rete regionale di Laboratori aperti tematici sostenuti dall’Unione europea e dalla Regione Emilia-Romagna. Il progetto di Modena ha anche un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti anche gli assessori della Regione Emilia-Romagna Palma Costi (Attività produttive, Piano energetico, Economia verde e Ricostruzione post-sisma) e Massimo Mezzetti (Cultura, Politiche giovanili e politiche per la legalità) e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli.

Il cantiere al via riguarda il primo stralcio di intervento per la ristrutturazione dell’edificio e ha un costo di due milioni e 400 mila euro con un contributo europeo di un milione e 800 mila euro nell’ambito dell’Asse 6 (Città sostenibili, intelligenti e attrattive) del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020. I lavori si concluderanno entro la fine del prossimo anno rendendo fruibili il corpo centrale dell’edificio e il soppalco che affaccia sulla galleria con la realizzazione di spazi attrezzati, con soluzioni avanzate di tecnologie dell’informazione e della comunicazione, da utilizzare come luoghi di collaborazione tra imprese, cittadini e pubblica amministrazione, oltre che come spazi di lavoro condiviso. Oltre a manutenzione straordinaria, restauro e rifunzionalizzazione dell’ex centrale, si prevede l’allestimento e la gestione del Laboratorio (per un milione 250 mila euro a cui si aggiungono 250 mila euro per la promozione) che sarà operativo almeno fino al 2025, come previsto dalla Commissione europea. L’intervento avrà un costo complessivo di tre milioni e 900 mila euro, con un contributo europeo di tre milioni di euro.

Il progetto di riqualificazione dell’edificio ex Enel è candidato a ottenere un finanziamento europeo dell’Asse 5 (Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali) del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020 con un primo stralcio funzionale dell’opera dal valore di cinque milioni di euro (sugli 11 milioni e 600 mila euro previsti per il restauro complessivo dell’edificio), di cui il finanziamento europeo richiesto potrà coprire fino a tre milioni e mezzo. Il primo stralcio permetterà di realizzare, su una superficie di 2.200 metri quadri, oltre alla sala da 150 posti con i servizi collegati, anche una sala bar ristorante con soppalco e accesso al terrazzo, un corpo tecnologico esterno annesso all’edificio, lo spazio comune del foyer e l’area biglietteria e guardaroba. Nello stesso tempo saranno realizzate anche le opere di adeguamento sismico e antincendio dell’intero edificio nonché le opere impiantistiche esterne e il polo tecnologico in sede remota. Nel secondo stralcio sarà poi prevista la costruzione di un’altra sala teatrale (da 400 posti), dei relativi servizi, oltre agli uffici di Ert.

Gli interventi all’ex Aem e all’ex Enel anticipano la rigenerazione dell’intero comparto ex Amcm, dove sorgerà il “Parco della Creatività”, destinato a diventare un punto di riferimento anche a livello regionale e nazionale per la sperimentazione, innovazione e ricerca nel campo della cultura e della creatività. Nelle nuove linee di indirizzo per la riqualificazione dell’area, lo spazio pubblico viene pressoché triplicato rispetto al piano adottato nel 2013, destinando a funzioni pubbliche (spazi culturali, impianti sportivi e servizi) quasi la metà della superficie utile dell’area e ridimensionando l’area destinata a residenza e commercio. Oltre all’ex Aem e all’ex Enel, destinate a spazi culturali, anche l’ex Officina Filovia, che oggi ospita il Teatro delle Passioni, sarà destinata a questo scopo, con la realizzazione della palestra del Liceo Sigonio per la quale il Comune ha stanziato un contributo finanziario di 2 milioni di euro.

 


ex-aemRESTAURO “INDUSTRIALE” PER L’EX AEM

Da luogo destinato alla produzione di energia elettrica per l’alimentazione della rete tranviaria e per le poche utenze del lontano 1912, anno in cui fu costruita, a Laboratorio Aperto destinato a produrre cultura, spettacolo e creatività. È questa la nuova funzione che avrà l’ex centrale Aem, nel comparto dell’ex Amcm, una volta completati i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e rifunzionalizzazione in partenza in questi giorni e il cui avvio è stato presentato alla città in un’iniziativa pubblica.

I lavori, aggiudicati mediante procedura aperta con offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base quindi non solo della proposta economica ma anche sulle caratteristiche tecnico-qualitative progettuali, avverranno nel pieno rispetto del carattere “industriale” del fabbricato: sarà infatti caratterizzato da ampi open space e dall’utilizzo di pareti mobili in modo da rendere l’uso degli spazi il più flessibile possibile. In particolare, sono previsti uno spazio per il co-working di 60-70 metri quadrati, due sale riunioni (35 metri per ciascuna), quattro ambienti Labspace, con superfici variabili tra i 30 e i 55 metri quadrati, e una sala conferenze da 50 posti. Tutti ambienti che sorgeranno attorno a una galleria centrale, una piazza coperta di 700 metri quadri, luogo di incontro e contaminazione per le diverse attività che vi si affacciano, nonché ulteriore spazio per la realizzazione di iniziative. E ancora, una zona bar accessibile dall’area esterna che ne garantirà un utilizzo indipendente e un’area wi-fi di metratura compresa tra i 150 e i 200 metri quadrati a disposizione dei Labspace.

L’intervento riguarderà una superficie utile di 1.400 metri quadrati (2.500 quella complessiva) e non interesserà, se non per le predisposizioni impiantistiche, il “Teatro Drama” e i piani superiori del corpo nord a destinazione uffici, in quanto oggetto di un prossimo stralcio. Gli spazi si svilupperanno al piano terra dell’edificio, costituito da tre piani, cui si aggiunge il soppalco, destinato a ospitare i Labspace. Saranno arredati e attrezzati con le più moderne tecnologie disponibili, dal wi-fi a banda larga ad attrezzature tecnologiche adeguate alle diverse attività e sperimentazioni ai software.

I lavori avranno carattere prettamente manutentivo e di conservazione dell’edificio, con la demolizione di elementi incongrui e corpi aggiunti nel corso del tempo in modo artificioso, così da riportarlo alla strutturazione originaria del 1912. Si procederà al restauro delle finestrature sulla parete nord dell’ingresso e verranno realizzate modeste opere murarie finalizzate alla delimitazione del bar, delle centrali tecnologiche e di servizi igienici idonei all’utilizzo da parte di persone con disabilità, del corpo scala con rampe di 120 centimetri di larghezza, di un ascensore e di una passerella di collegamento tra quest’ultimo e la zona dei Labspace, in modo da abbattere le barriere architettoniche.

Le pareti tra la sala riunioni e i Labspace saranno realizzate mediante elementi mobili compattabili e manovrabili insonorizzati, mentre a delimitarli rispetto alla galleria centrale saranno serramenti metallici vetrati. Anche le scale esistenti saranno delimitate con vetro stratificato al fine di garantire la visibilità ma anche l’isolamento acustico delle zone di passaggio rispetto alle zone di lavoro.

Tutti i serramenti esterni saranno sostituiti con nuovi serramenti in acciaio zincato a taglio termico, identici per forma, disegno e colore a quelli preesistenti, dotati di vetroceramica adeguata alle normative di sicurezza e al contenimento energetico. In tutte le aree il riscaldamento sarà a pavimento e saranno posati rivestimenti in resine industriali, mentre i ricambi d’aria saranno garantiti da infissi motorizzati a vasistas nella galleria e manuali negli altri spazi. La centrale termica, collocata nella sua posizione storica, sarà dimensionata per servire anche le zone non oggetto di questo stralcio.

I lavori di restauro esterno saranno preceduti da una fase di indagini e campionature. Le facciate, in mattoni pieni a faccia-vista alternati a intelaiature in cemento armato e tratti intonacati, saranno sottoposte a una accurata pulizia e si procederà al restauro degli stemmi e delle insegne in cemento. Le parti in cemento armato saranno soggette a risanamento, dove necessario si procederà al rinforzo dei pilastri in muratura e gli spazi verranno intonacati con materiale analogo per composizione e colori all’originale. È previsto anche il risanamento delle pavimentazioni pedonali che contornano il fabbricato e dell’area cortiliva limitrofa, oltre alla realizzazione di una recinzione perimetrale a delimitazione dell’area di intervento, la costruzione di nuove caditoie, di una linea di scarico delle acque meteoriche, oltre a quella per le acque nere.

progetto-ex-aemRIGENERAZIONE CON IL “PARCO DELLA CREATIVITÀ”

Il Documento di indirizzo per la rigenerazione dell’area dell’ex Amcm e le Linee guida per l’affidamento di appalto o di concessione, mediante procedura competitiva con negoziazione, della progettazione ed esecuzione dell’intervento di recupero, sono stati approvati dal Consiglio comunale a fine luglio. Le proposte degli operatori economici che verranno raccolte attraverso il bando, in pubblicazione entro la metà di settembre, dovranno declinare gli Indirizzi definiti dall’Amministrazione comunale con le esigenze del mercato e i profili di sostenibilità finanziaria. Il quadro economico complessivo, escludendo gli interventi già finanziati, è intorno ai 35 milioni di euro.

Per il Parco della Creatività lo spazio pubblico è pressoché triplicato rispetto al piano adottato nel 2013, destinando a funzioni pubbliche (spazi culturali, impianti sportivi e servizi) quasi la metà della superficie utile dell’area di 16.600 metri e ridimensionando quella destinata a residenza e commercio (8.750 metri quadrati).

In particolare, le linee di indirizzo prevedono l’eliminazione della torre precedentemente in progetto e la riduzione dell’offerta abitativa del 20 per cento, per un massimo di 80 alloggi rispetto ai 104 precedentemente progettati. Nella zona sono previste attività commerciali per il quartiere tra cui una struttura alimentare medio-piccola (fino a 1.500 metri quadrati di superficie di vendita).

Il cinema estivo rimane nell’attuale collocazione, ma gli viene dato maggior respiro allontanando i nuovi edifici dal fronte interno e creando una accessibilità diretta dalla piazza verde. Quest’ultima sarà il cuore del comparto, accessibile solo da pedoni e biciclette, mentre chi raggiungerà i servizi e le attività della zona in auto potrà lasciare il mezzo in uno dei 400 parcheggi che saranno realizzati prevalentemente in interrato o in elevazione, oltre ai posti per disabili che verranno ricavati a raso.

Gli accessi carrabili pubblici sono previsti su viale Carlo Sigonio a nord, via Buon Pastore a ovest e via Peretti a sud. I parcheggi pertinenziali degli alloggi e degli esercizi commerciali dei lotti privati dovranno invece essere ricavati all’interno dei relativi lotti. Tra le opere da realizzare anche il riordino dei margini esterni al comparto.

I lotti privati previsti negli indirizzi sono tre, di cui due non presentano vincoli dal punto di vista delle volumetrie (all’interno della superficie privata totale), mentre la Palazzina Sigonio, edificio già presente sottoposto a vincolo tipologico comunale, ha una volumetria vincolata di 550 metri quadrati. Il soggetto aggiudicatario dei lavori, nella progettazione, potrà definire quanta parte di questi edifici sarà destinata a commercio, uffici e a residenza, entro il limite massimo di 80 alloggi.

 

A CACCIA DI FONDI UE ANCHE PER L’ENERGIA

A servizio del Parco della Creatività del comparto ex Amcm verrà realizzato un impianto di trigenerazione per le esigenze energetiche dei due edifici pubblici dell’ex Aem e dell’ex Enel, che ospiteranno rispettivamente il Laboratorio aperto e le attività di Ert, tra le quali il nuovo Teatro delle Passioni. L’impianto potrà essere ulteriormente potenziato per servire anche le altre strutture pubbliche, come la palestra, e gli interventi privati previsti nell’area.

Il progetto, dal valore di un milione e 136 mila euro (Iva compresa) è stato candidato al bando per le risorse europee dell’Asse 4 “Promozione della low carbon economy nei territori e nel sistema produttivo” del Por Fesr 2014-2020 (il Programma operativo regionale per l’utilizzo delle risorse europee) con l’obiettivo di ottenere il contributo massimo possibile di 300 mila euro.

La candidatura è in sinergia con il percorso progettuale già avviato sugli edifici pubblici che ha permesso di ottenere fondi per l’ex Aem (complessivamente tre milioni di euro sull’Asse 6 “Città sostenibili, intelligenti e attrattive”) e di candidare il primo stralcio della riqualificazione dell’ex Enel per le risorse dell’Asse 5 del Por Fesr (“Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali”) con una richiesta di cofinanziamento di tre milioni e 500 mila euro sul costo di cinque milioni di euro del primo stralcio funzionale dell’intervento.

Il Comune, inoltre, ha ottenuto un risultato positivo anche con la domanda presentata sull’Asse 2 (“Sviluppo dell’Ict e attuazione dell’Agenda digitale”) del Por Fesr 2014-2020 con tutte le quattro aree produttive candidate inserite in graduatoria per la realizzazione nel 2017 dell’infrastrutturazione di reti telematiche in banda ultra larga, la cosiddetta Bul. In questo caso non si tratta di Amcm, le aree sono quelle della Fiera di Modena, di Modena Nord, del Pip 10 e di San Damaso. Gli interventi verranno realizzati direttamente da Lepida spa.

 

Immagine, da sinistra: Ludovica Carla Ferrari (assessora comunale alla Smart City), Annamaria Vandelli (assessora comunale all’Urbanistica), Palma Costi (assessora regionale Attività produttive, Piano energetico, Economia verde e Ricostruzione post-sisma), il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, Massimo Mezzetti (assessore regionale Cultura, Politiche giovanili e politiche per la legalità), il vicesindaco Gianpietro Cavazza, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli