Sabato 17 settembre prosegue la rassegna “Kimi Ga Yo – Incontri sul Giappone tra tradizione e mutamento”, a cura di Floriano Terrano, con un incontro dedicato al cinema giapponese. L’appuntamento, ad ingresso gratuito, è alle ore 16 alla Biblioteca Mabic. Si parlerà in particolare della “Sublime semplicità profonda del cinema del Giappone”. Il cinema entra molto presto in Giappone. Così come per la fotografia, le prime opere cinematografiche giapponesi si ispirano inizialmente alla tradizione culturale nipponica e vengono mostrate storie tratte dalle opere del teatro Kabuki e N?. Da questi esperimenti iniziali si sviluppano i temi ricorrenti del cinema del Giappone: il genere storico, il film di fantasmi e di mostri, il dramma familiare etc. Negli anni cinquanta del secolo scorso avviene la piena fioritura dell’arte cinematografica e anche il mondo occidentale inizia a conoscere ed apprezzare i maestri del Sol Levante. Sullo schermo si proiettano speranze e delusioni del dopoguerra, paure e angosce, nostalgie ed emozioni della società in pieno cambiamento. Con uno stile profondamente diverso dagli altri linguaggi filmici ma universale e di semplice comprensione, nelle pellicole giapponesi si mostra un’umanità mai calcata ma, in accordo con altri generei artistici nipponici, accennata e profondamente simbolica. In piena sintonia con lo stile artistico giapponese, quello del Sol levante è un film aperto, senza un inizio e una fine definita, un frammento visivo impresso negli occhi dello spettatore. L’iniziativa è il quinto appuntamento di “Kimi Ga Yo”, ciclo annuale di conferenze sul Giappone e la sua cultura promosso dal Comune di Maranello in occasione del 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, realizzato con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano e inserito nel programma ufficiale degli eventi per i 150 anni a cura dell’Ambasciata del Giappone in Italia. Seguiranno una conferenza sul teatro (22 ottobre) e una mostra in novembre sui maestri dell’arte contemporanea nipponica.