Si aprono spiragli sulla vertenza Selcom. Al tavolo convocato oggi a Roma al ministero dello Sviluppo economico (Mise), i rappresentanti dell’azienda hanno comunicato l’”interessamento urgente e concreto” da parte di soggetti industriali italiani ed esteri a rilevare in affitto rami d’azienda del Gruppo. Il Mise e le istituzioni  auspicano che si concretizzi tale interesse per la salvaguardia dei siti produttivi. All’incontro hanno partecipato l’impresa di Castel Maggiore (Bo), i sindacati, la Regione Emilia-Romagna e la Città Metropolitana di Bologna.

“Ci sono le condizioni per lavorare alla ricerca di una soluzione che salvaguardi produzione, competitività e occupazione”, affermano l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, e il sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Virginio Merola.

L’azienda, che conta 360 dipendenti nel bolognese e altri 410 in Italia, nei prossimi giorni dovrà decidere come proseguire rispetto a ciò che i sindaci revisori segnaleranno in merito alla situazione di bilancio.

Il percorso che sarà intrapreso nelle prossime due settimane dovrà dunque definire il piano che consentirà alla Selcom di recuperare quella liquidità immediata che serve alla continuità produttiva.

Nello stesso tempo proseguiranno i rapporti e il dialogo con clienti, fornitori e sistema bancario. L’impegno preso è quello per un nuovo incontro, sempre al Mise, il prossimo 30 settembre, per un aggiornamento complessivo  necessario a mantenere un tavolo di coordinamento dell’intero Gruppo anche rispetto alle possibili soluzioni che interessano i singoli stabilimenti.

“Selcom è un gruppo con competenze ed eccellenze che non devono essere disperse- sottolineano Costi e Merola- e possibili affitti di rami d’ azienda non devono compromettere la capacità di rimanere leader del settore e fornitore di importanti Gruppi italiani e internazionali, con la garanzia delle competenze progettuali e occupazionali del sito di Bologna”.