sfratti-firmaPrevenire e arginare la piaga degli sfratti: è questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa tra Comune di Reggio e Tribunale cittadino sottoscritto ieri per dare sostegno a tutte quelle persone che rischiano di perdere l’abitazione. A siglare l’accordo il vicesindaco di Reggio e assessore al welfare Matteo Sassi e il presidente del tribunale Francesco Maria Caruso che hanno deciso di attivare in forma stabile, presso le aule del tribunale, uno specifico Sportello d’ascolto sul tema degli sfratti.

“Il protocollo consolida una relazione istituzionale di piena fiducia e collaborazione tra il Comune e il Tribunale di Reggio Emilia – ha detto il vicesindaco Sassi – Vogliamo che da questa collaborazione nascano ulteriori opportunità per famiglie impoverite che, a causa di morosità incolpevoli, rischiano di perdere la casa. Le attività e i risultati ottenuti fin qui ci dicono che siamo sulla giusta strada. Il protocollo ci consente infatti di intervenire in modo puntuale e tempestivo aumentando l’efficacia della nostra azione, accompagnano fin dall’inizio le famiglie in questo difficile percorso”.

Nato in forma sperimentale già a marzo 2015, lo Sportello diventa da oggi ufficialmente un riferimento per coloro che sono sottoposti a procedura di sfratto e desiderano valutare possibilità di rinegoziazione del debito e/o di dilazione della fuoriuscita dall’alloggio. Ogni giovedì – giornata di udienze di sfratto – un operatore sociale sarà disponibile, accanto all’aula 2 del tribunale, in uno spazio riservato, per ricevere, informare e orientare persone oggetto di un provvedimento di sfratto. Obiettivo è intercettare le famiglie in difficoltà economica – che oggi appartengono sempre più non solo alle fasce deboli, ma anche al cosiddetto ceto medio – al fine di prevenirne lo sfratto per morosità e offrire sostegno al nucleo familiare a cui viene intimato di lasciare l’abitazione. Il personale dello Sportello può infatti orientare i cittadini verso gli appositi servizi in grado di definire percorsi di ridefinizione e rateizzazione del debito o trovare soluzioni abitative alternative in modo da non rendere drammatica l’uscita dall’immobile e far sì che nessuno si ritrovi senza alcun alloggio.

Si tratta di un intervento di mediazione che nel corso della sperimentazione ha dato buoni risultati e che, proprio per questo, viene confermato. Nei primi sei mesi del 2016, su oltre 500 udienze di sfratto realizzate in provincia (comprensive tuttavia anche del settore commerciale), sono state intercettate dallo Sportello 72 diverse situazioni, di cui 29 già note ai servizi sociali del Comune di Reggio, mentre le restanti sono state oggetto di presa di contatto per l’avvio di supporto o segnalate ai Servizi sociali dei Comuni competenti.

Nel caso di persone già conosciute e in carico ai Servizi sociali, la funzione principale dello Sportello, oltre a quella informativa, è infatti quella di raccordarsi con l’assistente sociale di riferimento, che può così disporre di notizie utili per la valutazione e l’aggiornamento del progetto di assistenza in corso. Quando, invece, si presentano persone non conosciute dal Servizio sociale, lo Sportello diventa principalmente un punto di accoglienza in grado di favorire l’accesso ai servizi da parte di cittadini che non conoscono le opportunità di aiuto presenti sul territorio.

L’accordo, che avrà validità due anni, prevede che il Comune attraverso Fcr metta a disposizione un operatore di Sportello per una mattina a settimana, per l’accoglienza e l’orientamento degli utenti. Il tribunale si impegna invece a mettere a disposizione la camera di consiglio adiacente all’aula 2 del Tribunale, dove effettuare i colloqui con la necessaria riservatezza. La Cancelleria metterà a disposizione dell’operatore di Sportello, prima dell’udienza, l’elenco dei procedimenti della mattinata al fine di consentire in tempo celere le opportune ricerche e verifiche sui casi già noti.

L’attivazione dello Sportello presso il tribunale costituisce un’ulteriore misura messa in campo dal Comune di Reggio per fronteggiare la precarietà abitativa e si affianca a interventi di sostegno del reddito, supporto socio-educativo, di orientamento alle risorse del territorio attraverso un investimento economico che è sempre cresciuto negli ultimi anni a causa del perdurare della crisi. Nel 2015, il Comune ha supportato economicamente circa 600 nuclei familiari in materia di alloggi per una spesa complessiva di quasi 600mila euro, di cui il 70 per cento provenienti da risorse comunali.