agenzia_entrateUn defibrillatore in ogni Ufficio dell’Agenzia delle Entrate in Emilia-Romagna e una rete di 218 soccorritori abilitati, tutti dipendenti dell’Agenzia che si sono offerti volontariamente. Questi i numeri del progetto “Entrate nel cuore”, presentato oggi a Bologna dal Direttore regionale, Antonino Di Geronimo, con la partecipazione del prof. Labriola, cardiologo e già docente dell’Università di Bologna, e dei rappresentanti dell’Associazione Pubblica Assistenza Ozzano e San Lazzaro, Alessandro Spadoni e Roberto Pieralli.

Le fasi del progetto – Il primo passo è stato l’individuazione dei soccorritori, che hanno dato la propria disponibilità e hanno ricevuto una formazione specifica per l’uso del defibrillatore, con il corso di primo soccorso BLS-D  (Basic Life Support – Defibrillation). Successivamente i defibrillatori sono stati installati in tutti gli immobili dell’Agenzia presenti in regione, disponibili per l’uso da parte degli operatori interni ma anche degli operatori del 118, in caso di necessità.

I dati sugli arresti cardiocircolatori. In Emilia-Romagna l’infarto è una delle prime cause di morte, con 2.055 persone decedute nel 2015, che arrivano a oltre 5mila se si considerano le malattie del sistema circolatorio in generale (Fonte: Banca dati REM, Regione Emilia-Romagna). .L’arresto cardiaco extraospedaliero è un’evenienza reversibile in una percentuale significativa di casi, ma questa reversibilità è strettamente legata alla tempistica di intervento e decresce progressivamente ogni minuto trascorso senza manovre rianimatorie. Tra le cause di arresto cardiaco improvviso una quota significativa è attribuibile all’infarto miocardico acuto, patologia oggi spesso efficacemente trattata dalle cardiologie ospedaliere. L’installazione dei defibrillatori semiautomatici consente di integrare un’importante terapia che si aggiunge alla rianimazione cardiopolmonare manuale e che ha dimostrato la capacità di massimizzare i risultati rianimatori spesso ancor prima dell’arrivo dell’ambulanza.

Le dichiarazioni – “Siamo consapevoli del ruolo che ciascuno di noi, istituzioni comprese, deve giocare nella fase di gestione e di prevenzione delle emergenze- dichiara il Direttore regionale, Antonino Di Geronimo. In Emilia-Romagna l’Agenzia conta circa 3mila dipendenti e nei nostri uffici transitano circa 800-900mila utenti su base annuale. Questo ci impone di ridurre il più possibile il margine di rischio a cui sono esposti dipendenti e utenti. Credo che questo sia un nostro dovere, oltre che istituzionale, anche morale, nei confronti della comunità in cui operiamo”.

“Il fatto che l’Agenza formi il proprio personale – dichiara il Direttore sanitario dell’Associazione di Pubblica Assistenza Ozzano e San Lazzaro – è un elemento che va oltre il perimetro fisico della stessa Agenzia. Tutti gli operatori che sono stati formati, infatti, sono cittadini abilitati all’uso dei defibrillatori semiautomatici in ogni momento della loro vita e in ogni luogo si trovino a presenziare, consapevoli del fatto che oggi sempre più luoghi pubblici sono dotati di defibrillatori semiautomatici.