filonido-bolognaPuò accogliere fino a 81 bambini dalle 7,30 alle 16,30 e, su richiesta, fino alle 18. E’ il nido d’infanzia interaziendale “Filonido”, inaugurato nel 2011 e situato nel quartiere San Donato a Bologna, dove hanno sede le aziende Unipol gruppo finanziario, Legacoop, Gruppo Hera, che ne hanno curato la realizzazione per garantire un servizio non solo ai propri dipendenti ma, grazie ad una convenzione con il Comune di Bologna, anche ai bambini del quartiere.Tra i soggetti che hanno realizzato la struttura c’è anche la Regione Emilia-Romagna e questa mattina la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al welfare, Elisabetta Gualmini, ha visitato la struttura.

“ Il nido interaziendale Filonido- sottolinea Elisabetta Gualmini-  è un esempio bellissimo del nostro sistema integrato di servizi per la prima infanzia, costruito ad hoc per i dipendenti della Regione, di Hera, Unipol e Legacoop, ma che ospita anche i bimbi del quartiere, in un’ ottica di welfare aziendale aperto alla comunità. Una struttura moderna, accogliente, addirittura modulabile e trasformabile, che offre quella flessibilità positiva, anche negli orari di ingresso, molto liberi per le famiglie, a cui ho sempre pensato. Se una mamma- presegue la vicepresidente- desidera stare qualche ora in più a casa con il proprio figlio può finalmente starci e portare il bimbo al nido in un orario che più conviene. La flessibilità dunque va incontro al fatto che le famiglie possano stare di più con i propri figli”.

È la prima struttura educativa per la fascia di età zero-tre anni a essere stata realizzata con il contributo di un un così alto numero di patner, mediante una stretta collaborazione tra istituzioni bolognesi e privati. Dall’inizio di settembre alla fine di luglio, (anche se il servizio è aperto tutto l’anno, poiché accoglie le richieste delle famiglie per l’apertura in agosto, periodo natalizio e Pasqua), i bambini dei dipendenti delle quattro aziende (che hanno un numero di posti riservato) vengono accolti in uno spazio architettonico innovativo, costruito con materiali naturali e circondato dalla vegetazione. Il nido, convenzionato con il Comune di Bologna, che ha messo a disposizione l’area e ha investito nell’operatività piena del servizio, è aperto anche ai bambini del quartiere, attraverso le graduatorie comunali. La Regione Emilia-Romagna ha partecipato alla realizzazione della struttura, la cui impostazione pedagogica e organizzativa è affidata alla cooperativa sociale “Consorzio KarabaK/coop. Dolce”, con un finanziamento di 2 milioni di euro.