Nemmeno il tempo di puntare i riflettori sul tema sicurezza in agricoltura e non solo, che un nuovo grave episodio riempie le cronache dei giornali locali. Protagonista, suo malgrado, l’azienda agricola Casumaro di Bomporto, che, già colpita da terremoto, alluvione e tromba d’aria, la scorsa domenica si è trovata ad affrontare una nuova “calamità”: i ladri. Nella refurtiva forme di Parmigiano e altri formaggi, e soprattutto un furgone nuovo, attrezzato per la distribuzione del latte.

«Tra agricoltura e altri settori ormai siamo ad una media di un furto al giorno – spiega la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi – e tutti colpi di grossa entità. Esprimo solidarietà all’azienda Casumaro, che dopo le calamità naturali ha dovuto affrontare quest’altra prova, e ribadisco che è arrivato il momento di intervenire, per garantire più sicurezza agli imprenditori e a tutti i cittadini. Se per questi reati non sono previste pene severe e certe, la situazione non può che peggiorare. La situazione è diventata insostenibile, i sistemi di allarme non sono sufficienti, le Forze dell’Ordine, a cui confermo la mia stima più totale, sono sottodimensionate per questo crescente livello di criminalità. Le conseguenze di questa situazione possono incidere negativamente anche sulla nostra economia. L’azienda Casumaro, come tante aziende agricole del territorio, è gestita da giovani imprenditori, con entusiasmo e voglia di lavorare. Se questo entusiasmo viene frustrato dalla paura dei ladri il rischio reale è che decidano di smettere di investire. Servono contromisure efficaci e in tempi rapidi».