Nella mattinata di oggi il Prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba ed il Direttore Generale della Azienda USL di Modena, Massimo Annicchiarico, hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa finalizzato a rafforzare la reciproca collaborazione in tema di contrasto alle tossicodipendenze.

Come noto, la  Prefettura, attraverso il Nucleo Operativo Tossicodipendenze – N.O.T.-, svolge un delicato ruolo in materia di prevenzione e repressione del fenomeno della assunzione di droghe, ricevendo, da parte degli Organi di  polizia, le segnalazioni relative alle persone trovate in possesso di quantitativi di droga per uso personale o soprese a farne uso, provvedendo a convocare gli interessati per un colloquio con un Assistente sociale volto a dissuadere dal far uso per il futuro di sostanze, ed applicando, nei casi previsti dalla legge, le relative sanzioni amministrative.

Tenuto conto che il colloquio rappresenta il punto centrale del sistema e si caratterizza come momento privilegiato per la comprensione della pericolosità di tali condotte e per scongiurare il loro ripetersi, il Protocollo ha, tra i suoi principali obiettivi, quello di assicurare un più sollecito svolgimento dello stesso e, attraverso la riduzione dell’intervallo temporale rispetto all’accertamento della violazione, rafforzarne l’efficacia dissuasiva.

A tale fine, è stato concordato il temporaneo distacco, per ventiquattro ore alla settimana, di un Assistente sociale dell’Azienda USL, che affiancherà l’Unità dipendente della Prefettura in possesso della medesima professionalità, nello svolgimento dei colloqui.

 

 

 

L’intesa contempla altre forme di interazione tra Prefettura ed Azienda USL, che si aggiungono a percorsi già in atto nel settore della prevenzione dall’uso di droghe, soprattutto tra i giovani, tra cui il progetto “Cannabis e Salute”, già avviato da alcuni anni, che prevede la frequenza di un corso info educativo sia sulle conseguenze dell’uso di cannabis sulla salute, sia sotto il profilo sanzionatorio, destinato ai giovani dai diciotto ai venticinque anni, nonché ai minori accompagnati dai genitori, al quale la Prefettura partecipa attraverso un proprio Funzionario.

Il tutto si inquadra nel regime di collaborazione istituzionale esistente che afferisce a vari ambiti tra cui, in particolare, l’impegno nella gestione dell’accoglienza dei profughi richiedenti asilo sul territorio, per quanto attiene all’applicazione delle profilassi sanitarie previste ed al piano di vaccinazioni degli stranieri accolti e che, anche nei giorni scorsi, ha trovato una ulteriore conferma nel positivo esito della conciliazione sindacale svolta presso la Prefettura, che ha portato alla sospensione dello stato di agitazione in atto da parte del personale del servizio “emergenza urgenza”.