rocca-caminateUn’antica rocca medievale ospiterà start up in campo ingegneristico-aerospaziale e Ict, aprendo i propri spazi a conferenze ed eventi scientifici e tecnologici. Inoltre le millenarie mura diverranno la sede di un’International Academy sulle tecnologie aerospaziali.
Si tratta della Rocca delle Caminate (Meldola-Predappio), in provincia di Forlì-Cesena dove oggi è stata inaugurata la nuova sede del Tecnopolo per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico. Al taglio del nastro sono intervenuti il ministro alle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, gli assessori regionali Palma Costi (Attività produttive) e Patrizio Bianchi (Università, ricerca e lavoro), il rettore dell’Università degli Studi di Bologna, Francesco Ubertini, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Davide Drei, i sindaci di Meldola e Predappio, Gian Luca Zattini e Giorgio Frassineti nonché Alessandro Talamelli, direttore Centro interdipartimentale di ricerca industriale aeronautica.

Il Tecnopolo della Rocca.
Il castello è stato recentemente restaurato con 4.398.242 euro dalla Provincia di Forlì-Cesena, grazie al contributo erogato dalla Regione di 3.078.770 (fondi Por Fesr 2007-2013 – Asse 1 – Ricerca e Innovazione). Inoltre la Provincia ha sostenuto nel 2016 ulteriori costi per circa 70 mila euro per spese di arredo e altre varie. Il progetto di restauro, durato circa 4 anni, è stato elaborato da Cons.Coop, mentre i lavori sono stati appaltati al Laboratorio del restauro srl ed eseguiti da Adriatica costruzioni cervese.
Il Tecnopolo, immerso in un parco di 8 ettari, è suddiviso in varie aree funzionali studiate in modo tale da garantire un utilizzo sicuro, confortevole e flessibile degli spazi a seconda delle esigenze. Al piano terra si trova l’area dedicata a convegni, conferenze, eventi e manifestazioni, con una sala attrezzata di oltre 143 metri quadrati. Il piano superiore, già assegnato all’Università di Bologna, è dedicato alla ricerca, mentre l’ala prospiciente la corte è destinata a ospitare laboratori di ricerca industriale, incubatori per nuove imprese di alta tecnologia, servizi per la gestione, la promozione del Tecnopolo, per l’animazione e la divulgazione scientifica nonché spazi di co-working.

La ricerca a Forlì-Cesena.
Il sistema della ricerca a Forlì-Cesena, di cui la Rocca delle Caminate rappresenta una delle articolazioni insieme al Polo Tecnologico Aereonautico di Forlì, alle ex-Gallerie Caproni a Predappio e a Villa Almerici a Cesena, è promosso dall’Università degli Studi di Bologna, dalla Provincia di FC, dai Comuni di Forlì e di Cesena, col supporto di Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e altri soggetti pubblici e privati.
I laboratori di ricerca del Tecnopolo riguardano: il Centro interdipartimentale di ricerca industriale sull’aeronautica; il Centro interdipartimentale di ricerca industriale agroalimentare; il Centro interdipartimentale di ricerca su Ict. Il contributo regionale complessivo, per le attrezzature e la realizzazione dei programmi di ricerca, è stato di 10 milioni di euro, di cui 5 messi a disposizione dall’Emilia-Romagna tra risorse Por Fesr 2007-2013 e ulteriori contributi diretti.

Per quanto riguarda le infrastrutture, gli investimenti i sono stati di 13,6 milioni di euro di cui il contributo regionale è stato di 9,5 milioni di euro con risorse europee del Por Fesr 2007-2013.
Le quattro sedi infrastrutturali sono: il Polo Tecnologico Aereonautico a Forlì sede del Ciri Aeronautica e parte del Ciri Ict; le Gallerie Caproni (presso l’area “ex Industrie Caproni” a Predappio) dove è stato installata un’attrezzatura per la ricerca, il cosiddetto “Long Pipe”. E ancora il laboratorio che costituirà un Centro risorse per la ricerca (Crr Fluidodinamica) dell’Università di Bologna, vitale per il funzionamento dell’ Unità operativa fluidodinamica entro il Ciri Aeronautica; la Rocca delle Caminate quale sede per la realizzazione del programma di ricerca industriale “Fluidodinamica per Gallerie ex Caproni”, e successivamente l’Università di Bologna vi insedierà parte del Ciri “Aeronautica” unità operativa Fluidodinamica, oltre che ospitare incubatori di impresa e spin-off da ricerca universitaria; Villa Almerici a Cesena dove sarà realizzato un edificio, cofinanziato dal Comune di Cesena, destinato a ospitare importanti sezioni del Ciri Agroalimentare, ovvero l’area di processo, laboratori celle frigorifere e un incubatore oltre che i relativi uffici: nella struttura troverà collocazione anche parte del Ciri Ict e avrà sede anche il Portale del Tecnopolo.

Avviso pubblico per l’utilizzo della Rocca.
Un avviso pubblico per la raccolta delle manifestazioni di interesse per l’assegnazione in uso della Rocca delle Caminate per svolgere le attività è stato emesso dalla Provincia di Forlì-Cesena. L’avviso resterà aperto fino al 22 novembre 2016, con finalità esplorativa e di indagine preliminare per la raccolta delle manifestazioni di interesse. I soggetti che presenteranno la manifestazione di interesse, saranno successivamente invitati a partecipare alla procedura per la selezione del miglior progetto di gestione della Rocca. Possono presentare manifestazione di interesse soggetti pubblici e privati in possesso della capacità di contrattare con la pubblica amministrazione, oppure imprese non ancora costituite (start up). L’immobile sarà concesso in uso, senza previsione di un canone, per un periodo non inferiore a tre anni con possibilità di rinnovo per un massimo di ulteriori tre anni.

La rete dei Tecnopoli in Emilia-Romagna.
Si tratta di una rete di infrastrutture, dislocate in 10 sedi nel territorio dell’Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività, servizi e strutture per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico. Sono promossi dalla Regione Emilia-Romagna insieme a università, enti di ricerca ed enti locali.
Nei 10 tecnopoli trovano spazio 37 laboratori di ricerca industriale collegati a 11 centri per l’innovazione, che coinvolgono circa 1.600 ricercatori, di cui 560 nuovi giovani ricercatori.
Il valore complessivo degli investimenti è pari a oltre 240 milioni di euro, di cui 68 milioni per le infrastrutture, 48,8 milioni per le attrezzature scientifiche e 123,6 milioni per i contratti dei nuovi ricercatori. In totale il contributo regionale è di 141 milioni di euro, di cui 94 milioni dal Programma Fesr e 43 milioni da altre risorse regionali, mentre 90 milioni di euro provengono da università ed enti di ricerca e 14 milioni di euro dagli enti locali. /Gia.Bos.