rilassamento-pre-prelievoDimenticare la paura e sorridere prima di una visita o di un intervento in ospedale è difficile, se si è un bambino ancora di più. Il Centro prelievi dell’Arcispedale accoglie “Aiutaci ad aiutarti”, progetto di ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia da realizzare in collaborazione con l’associazione di volontariato Casina dei Bimbi. Lo studio analizza gli effetti sui bambini dell’impiego di tecniche non farmacologiche come strumento di contenimento dell’ansia e del dolore percepito, prima e dopo il prelievo di sangue.

Il progetto è ospitato ai Poliambulatori dell’Arcispedale Santa Maria Nuova all’interno dei quali esiste già dal 2014 lo spazio ludico una Casina ai Poli, nel quale operatori dell’ospedale e volontari dell’Associazione Casina dei Bimbi accolgono e preparano al prelievo del sangue. Insieme a loro anche i genitori vengono coinvolti nel gioco e in tecniche di rilassamento quali ascoltare favole, fare bolle di sapone, parlare di emozioni.

Il metodo punta ad accogliere il piccolo in un contesto giocoso che dia modo di metabolizzare e incanalare la paura della puntura dell’ago o dell’ambiente ospedaliero. I dati raccolti dall’indagine, che ha preso il via in questa settimana e durerà un anno e mezzo, saranno condivisi con la comunità scientifica italiana ed europea. L’obiettivo è testare l’efficacia delle pratiche “emozionali”.

Sono circa 200 i bambini entro gli 11 anni di età che ogni mese, grazie al percorso di preparazione e accompagnamento al prelievo venoso, affrontano con minore angoscia il momento della procedura.

Il test è svolto attraverso questionari somministrati ai genitori, invitati a descrivere gli stati d’animo sia prima che dopo il prelievo La loro compilazione, del tutto facoltativa e anonima, avviene in pochi minuti con il supporto di personale appositamente formato (educatrici di Casina dei Bimbi, tirocinanti-studenti universitari, una psicologa, operatori sanitari).

La stessa indagine coinvolgerà anche il Policlinico di Modena presso il quale saranno osservate le reazioni di bambini che affronteranno il prelievo senza il supporto di queste tecniche. Lo scopo è confrontare le esperienze dei due ospedali. “L’appello ai genitori – sottolinea la presidente dell’associazione Casina dei Bimbi Claudia Nasi – è ad aderire al progetto per incoraggiare buone prassi che possono far la differenza nel futuro rapporto dei bambini e dei ragazzi con l’ambiente ospedaliero”. #AIUTACIadAIUTARTI

 

Casina dei Bimbi Onlus

L’associazione nasce nel 2001 come gesto d’amore di Claudia Nasi verso il figlio Federico e i  bambini che si trovano ad abitare momentaneamente gli ospedali.

In assenza di figure parentali l’Associazione garantisce un’assistenza qualificata e assicura la presenza dei suoi volontari durante il ricovero dei bambini, anche 24 ore su 24. In accordo con i Servizi Sociali segue i piccoli pazienti, una volta dimessi dall’ospedale, per supportare a domicilio le funzioni di cura della famiglia. Sviluppa strategie ludiche e di animazione, gestisce le ludoteche degli ospedali convenzionati, organizza piccoli eventi e laboratori didattici. Progetta e concorre a realizzare spazi ospedalieri a misura di bambino. Ha ideato e rende disponibile un originale protocollo ludico – sanitario, per preparare i bambini all’intervento chirurgico, ai prelievi del sangue e agli esami invasivi e dolorosi. Casina dei Bimbi si ispira alla Carta dei Diritti dei Bambini e delle Bambine. (www.casinadeibimbi.org)