fabrizio-ferrariDal 26 al 29 ottobre le due città di Bologna e Modena accoglieranno il 27° Annual NID-CAP Trainers Meeting. Il meeting di Bologna, fondato su tre giorni e mezzo di lavoro di gruppo, raccoglie i miglio-ri ricercatori internazionali sul tema della neuroprotezione e della infant and family-centred developmental care. E’ la prima volta che questo meeting internazionale si svolge in Italia ed è organizzato dal centro NIDCAP del Policlinico di Modena, primo e per ora unico centro NIDCAP italiano. La sede del Meeting è a Bologna, presso il Royal Hotel Carlton.

Il centro di Modena è stato inaugurato ufficialmente nel 2013 all’interno della Struttura Complessa di Neonatologia del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Fabrizio Ferrari, ma il percorso per la formazione del personale è iniziato molti anni prima, già nel corso del 2001. NIDCAP è l’acronimo di Neonatal Individualized Developmental Care and Assessment Program, metodo elabora-to presso l’Harvard Medical School di Boston dalla Dottoressa Heidelise Als e oggi diven-tato il metodo più completo ed articolato per le cure individualizzate del nato prematuro. Il metodo mira a ridurre il dolore e lo stress del neonato: grazie alla apertura del reparto 24 ore su 24 i genitori trascorrono gran parte della giornata accanto alla incubatrice del proprio piccolo e partecipano attivamente alle cure e al contenimento del loro bimbo pretermine.

Gli studi internazionali hanno dimostrato che l’ambiente NIDCAP migliora la sopravvivenza e la qualità della vita, soprattutto per quanto riguarda i neonati più fragili, quelli con peso alla nascita inferiore ai 1500 grammi. “Per raggiungere la certificazione NIDCAP – spiega il prof. Fabrizio Ferrari, Direttore della Neonatologia e del Centro NIDCAP – il personale infermieristico e medico della Neonatologia ha svolto un lungo training sotto la supervisione dei professionisti di Boston e di Stoccolma (Karolinska Institute). Quattro membri dell’equipe sono NIDCAP professional e altri 5 stanno completando il loro percorso. La fisioterapista del reparto, Natascia Bertoncelli, è il primo trainer Italiano. Da tre anni Modena ha iniziato a formare nuovi operatori presso due prestigiosi ospedali italiani, l’ospedale G. Gaslini di Genova e l’Ospedale Careggi di Firenze. E a breve inizierà la formazione presso l’ospedale San Martino di Genova e l’AOU Senese”.

Il percorso NIDCAP fa parte delle cure orientate allo sviluppo (infant and family-centred developmental care). “Nelle settimane successive alla nascita pretermine – continua Ferrari – il cervello cresce in modo vertiginoso, grazie ai nutrienti forniti dall’alimentazione enterale e parenterale ma anche e soprattutto grazie agli stimo-li positivi dell’ambiente. Il cervello risponde in modo sorprendentemente veloce agli stimoli positivi e rassicuranti provenienti dall’ambiente. La plasticità cerebrale è al suo culmine e crea le basi per lo sviluppo successivo”. La filosofia NIDCAP mira ad umanizzare le cure grazie alla presenza attiva e continua dei genitori, alla promozione della interazione tra genitori e neonato, alla promozione del sonno spontaneo (riduzione di luci e rumori negli ambienti della terapia intensiva), all’impiego continuo del tocco dolce e contenitivo delle mani degli operatori e dei geni-tori, alla promozione del movimento e della postura, costruendo veri e propri “nidi” all’interno della incubatrice.

La Developmental Care è adottata come strategia della Terapia Intensiva Neonatale a Modena, sin dai primi anni ’80, anni in cui il prof. Giovanni Battista Cavazzuti promosse per primo in Italia una serie di incontri scientifici che segnarono la nascita di una vera scuola modenese di neurologia neonatale. Oggi grazie al metodo NIDCAP sono state costruiti percorsi di sostegno ai genitori e vere e proprie linee guida per la prevenzione e il riconoscimento precoce del dolore e dello stress: gli operatori della Neonatologia sono formati a riconoscere i segni di stress e di instabilità, i punti di forza e di fragilità del singolo neonato e a riconoscere lo stadio maturativo del neonato. Sulla base di queste osservazioni viene redatto ed aggiornato quotidianamente un programma di cure e di interventi individualizzati, programma condiviso coi genitori.

Importante supporto all’attività del reparto è quello delle Associazioni di genitori, in particolare Pollicino – Associazione per il progresso della Neonatologia a Modena. L’esperienza e la solidarietà dei vecchi genitori si rende disponibile a sorreggere i nuovi genitori per affrontare il percorso difficile, inaspettato e spesso stressante e doloroso legato alla nascita prematura dei nuovi genitori. L’Associazione Pollicino, attraverso l’opera di fundraising , ha generosamente  promosso la formazione  del personale. Fondamentale è stato l’aiuto al percorso formativo NIDCAP del personale della Neonatologia.

Uno dei supporti più importanti nella crescita del prematuro è il latte materno. Per questo motivo, quindici anni fa, al Policlinico di Modena nasceva la Banca del Latte Materno, una struttura che consente di donare il latte in favore delle mamme che non ne hanno abbastanza. Dalla sua apertura sono state 160 le donne che hanno donato il proprio latte alla Banca del Latte, che ha raccolto 600 litri di latte.Il Policlinico ha realizzato un video per promuovere la donazione. Tra gli attori, molti dei bambini che sono cresciuti grazie al latte donato alla Banca del Latte.

Il video, disponibile sulla pagina www.policlinico.mo.it/neonatologia è ospitato dal canale You Tube dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria (https://youtu.be/xIQ1q8yd_-Y) e sarà diffuso sui social network aziendali.