Domani, venerdì 28 ottobre al Poligono di Tiro di Bologna, ora Tiro a Segno Nazionale in via Agucchi 98, si terrà una cerimonia commemoratica dei 270 fucilati dai fascisti durante la Resistenza,  nel periodo successivo l’8 settembre 1943 e fino alla Liberazione.
La cerimonia è organizzata dalle sezioni Anpi dei quartieri Borgo Panigale – Reno e Navile, con i centri anziani S,Viola e Pescarola e il Comitato Antifascista della Bolognina.
Il Poligono di Tiro è un luogo che ha visto il martirio di uomini e donne, di partigiani, di militari e civili, di laici e religiosi, di italiani estranieri, tutti caduti perchè avevano rispetto per l’umanità, per questo avversavano il regime fascista e l’occupante tedesco.
Fra i caduti non tutto è stato ancora ricostruito. E’ certo, furono fucilati due preti cattolici, mentre nulla è ancora dato a sapere di vittime appartenenti alla comunità ebraica.
Fra i combattenti, militari e partigiani, 8 di essi sono stati insigniti di medaglia al valor militare (2 d’oro, 5 d’argento, una di bronzo).
Un numero ingente di caduti, prima della fucilazione vennero sottoposti a torture. La pratica della tortura ha riguardato in modo totalizzante tutte le vittime partigiane o appartenenti ad un corpo militare.
Gli studenti dell’istituto Rosa Luxemburg, che “adottano” il monumento del Poligono per un loro progetto scolastico, con i ragazzi della terxa media delle Zanotti, apriranno il ricordo con i loro “pensieri di pace”.
Renato Romagnoli, il partigiano “italiano” che ricorderà i caduti, ha avuto molti compagni di lotta fucilati. Fra questi vi sono 6 partigiani della Bolognina, la storica battaglia di cui “Italiano” è l’unico combattente ancora vivente.
Saranno presenti il Rabbino capo di Bologna Rav Alberto Sermoneta e il Parroco di S.Martino della Bertalia, Don Santo Longo.
Interverranno  presidente del quartiere Navile e in sostituzione del presidente Vincenzo Naldi del quartiere Borgo Panigale – Reno, il consigliere Eugenio Soldati .
Sono invitate le autorità, i  gonfaloni di comune, città metropolitana e regione, le associazioni combattentistiche e d’arma. Saranno presenti parenti dei fucilati, fra cui il figlio della medaglia d’oro Otello Bonvicini.