CarabinieriSi è presentata ai carabinieri della stazione di Guastalla in uno stato di assoggettamento psicologico derivante dal pericolo immaginario prospettatole dal venditore che era riuscito, con l’inganno, a chiudere un contratto per la vendita di un materasso dal costo di 2.400 euro. Era andata in banca aveva prelevato 400 euro consegnando l’anticipo al venditore con il quale si era accordata per la consegna di 2 assegni da 1.000 euro l’uno a saldo della vendita. Prima dell’incontro concordato per la tarda mattinata di ieri, la donna si è però presentata ai carabinieri di Guastalla per un consiglio.

I carabinieri dall’esame della fattura rilasciata alla donna e dalle modalità di vendita hanno subito desunto il raggiro motivo per cui si sono recati a casa della donna attendendo il venditore che, presentatosi puntualmente, è finito in manette. Con l’accusa di truffa i carabinieri della stazione di Guastalla hanno arrestato un veneziano 45enne, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

A far scattare le manette ai polsi dell’uomo oltre alle modalità truffaldine della vendita il possesso di precedenti specifici di polizia posseduti dal 45enne in analoghe truffe compiute in altre province del nord Italia. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della stazione di Guastalla l’uomo la mattina del 2 novembre scorso si presentava presso l’abitazione di una 50enne guastallese riuscendo a indurre la stessa, in forza di un precedente contratto risalente a 4 anni prima peraltro regolarmente adempiuto, a convincerla a sottoscrivere un nuovo ed oneroso contratto del valore di 2.400 euro per l’acquisto di un materasso e 2 cuscini, prospettandole in caso di mancato acquisto pignoramenti, ingiunzioni e sanzioni per 12.000 euro. Ciò in ragione del fatto, a detta del venditore, che nel contratto sottoscritto 4 anni prima per l’acquisto di un materasso la donna si era impegnata (circostanza non corrispondente al vero)  a effettuare un acquisto all’anno. Intimorita per le conseguenze derivanti la malcapitata 50enne regolarizzava l’acquisto del materasso recandosi in banca a prelevare i 400 euro che consegnava al venditore quale anticipo della vendita. Non avendo altre disponibilità finanziarie la donna su indicazioni dell’uomo si accordava per un incontro programmato nella tarda mattinata di ieri  per consegnare il saldo attraverso 2 assegni post datati da 1.000 euro l’uno. Confusa e impaurita la donna prima dell’appuntamento si recava dai carabinieri della stazione di Guastalla per chieder un consigli. Dopo essere stata tranquillizzata, in caserma comprendeva di essere rimasta vittima di un raggiro essendole stato prospettato un pericolo immaginario. Formalizzata la denuncia i carabinieri della stazione di Guastala ieri mattina si recavano a casa della donna attendendo il venditore che si presentava puntuale come un orologio svizzero.

L’iniziale voce strafottente si è subito placata quando il venditore ha visto in casa la presenza di un uomo, che poi ha scoperto essere un carabiniere. Ha cercato a quel punto di cambiare modalità d’approccio spiegando alla signora le modalità di eventuale recesso. Fermato dai carabinieri veniva identificato in un 45enne veneziano con vari precedenti di polizia specifici per truffe fotocopia composte in altre realtà provinciale del nord Italia. Condotto in caserma alla luce della flagranza di reato veniva arrestato con l’accusa di truffa aggravata e ristretto a disposizione della Dr.ssa Maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana, titolare dell’inchiesta. L’uomo questa mattina comparirà davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse a lui contestate.