Consiglio-prov-modenaPartono le procedure delle elezioni, in programma il 17 dicembre, per il rinnovo dei componenti del Consiglio provinciale che saranno eletti dai sindaci e dai consiglieri comunali. Nel corso dell’Assemblea dei sindaci, che si è svolta nella sede della Provincia lunedì 7 novembre, sono stati illustrati tempi e modalità di svolgimento previsti dalla legge.

L’elezione del Consiglio provinciale avviene sulla base di liste composte da almeno sei candidati (massimo 12) e devono essere sottoscritte da almeno il cinque per cento degli aventi diritto che sono quasi 700 (i numeri precisi saranno comunicati dai Comuni alla Provincia entro il 12 novembre); sono eleggibili alla carica di consigliere provinciale i sindaci e i consiglieri comunali.

Le liste devono essere presentate all’Ufficio elettorale, già costituito in Provincia, sabato 26 novembre, dalle ore 8 alle 20, e domenica 27 novembre dalle ore 8 alle 12.

Il corpo elettorale provinciale di Modena è suddiviso in sei fasce demografiche al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato che assegna un peso diverso ai comuni  seconda del numero di abitanti; per ciascuna fascia, quindi, è prevista una scheda elettorale di colore diverso.

In base alla legge 56 di riordino dell’ente, il Consiglio provinciale, eletto nell’ottobre del 2014, resta in carica due anni più i tre mesi successivi alla scadenza entro i quali la Provincia deve procedere alle nuove elezioni.

Le elezioni riguarderanno solo il rinnovo del Consiglio, mentre il presidente, sempre in base alla legge, resta in carica quattro anni.

Il Consiglio è un organo di indirizzo e controllo: approva bilanci, regolamenti, piani e programmi e ogni altro atto sottoposto dal presidente; è composto da 12 consiglieri che non percepiscono alcuna indennità, come peraltro il presidente;

In base alla legge, alle Province restano le competenze sulla viabilità e trasporti, edilizia scolastica e pianificazione della rete scolastica, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, pianificazione territoriale e pari opportunità.

(immagine d’archivio)