manettePomeriggio da cardiopalma quello vissuto poco dopo le 14,00 di ieri – 10 novembre – a Sant’Ilario d’Enza, dove un malvivente non ha esitato a introdursi in 3 istituti di credito per compiere altrettante rapine. Nei primi due casi dopo aver estratto e minacciato le cassiere con un cutter, ha dovuto però desistere per il sistema di sicurezza “cash in cash out” e per la temporizzazione della cassaforte principale. In entrambi i casi il rapinatore è poi uscito dissimulando tranquillità con i dipendenti, asserendo fosse uno scherzo. Invece è poi entrato in una terza banca con gli stessi intenti che però non ha portato a compimento per la presenza di numerosi clienti.

I carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, dopo essere stati allertati, visionando le immagini dei sistemi di videosorveglianza che riprendevano le azioni delittuose, hanno individuato il responsabile. Si tratta di un pericoloso pregiudicato 40enne reggiano, con a carico una sfilza innumerevole di precedenti specifici, denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di tentata rapina aggravata e continuata. Dopo il terzo tentativo di rapina, sentendosi braccato, è salito su di un treno dandosi alla fuga. Fuga durata qualche ora in quanto in altra provincia il 40enne veniva arrestato dalla polizia dopo aver commesso l’ennesimo colpo ai danni di una farmacia.  Sullo stesso malvivente da una ventina di giorni erano in atto serrate ricerche poiché evaso lo scorso 25 ottobre dal carcere di Reggio Emilia dove non aveva fatto rientro dopo un permesso di lavoro.

Il primo allarme, in ordine cronologico, partiva alle ore 14:40 di ieri dalla Banca di Credito Cooperativo di Sant’Ilario dove veniva sengalato il tentativo di rapina ad pera di un malvivente che, a volto scoperto, entrato in banca aveva estratto il cutter intimando alla cassiera la consegna dei soldi. Fallito il colpo usciva recandosi nel vicino istituto Carisbo dove tentava analoga rapina con le medesime modalità. Fallito anche questo tentativo si presentava alla vicina Monte Paschi di Siena dove entrava per poi riuscire subito sia per la presenza di numerosi clienti che per l’imminente arrivo dei carabinieri nel frattempo allertati dai primi di istituti di credito. La fuga, come anticipato, finiva in altra provincia dove nella stessa serata veniva arrestato. Grazie alle immagini i carabinieri di Sant’Ilario d’Enza lo individuavano immediatamente riconoscendolo nell’odierno indagato a cui venivano attribuiti in maniera incontrovertibile le tre tentate rapine in banca. A tradirlo oltre al suo naso prominente, che negli anni l’ha visto essere soprannominato Cyrano.