mensa-scolasticaLa legge contro lo spreco alimentare è già realtà a Reggio Emilia. Grazie a un accordo tra il Comune, l’Ausl, la Cir-Food e la parrocchia del Buon Pastore, le disposizioni relative alla donazione e distribuzione delle rimanenze di prodotti alimentari approvate lo scorso agosto dal governo verranno messe in pratica a Reggio a partire da lunedì 14 novembre, permettendo il recupero delle eccedenze di cibo che non viene consumato nelle mense scolastiche.

“A soli due mesi dall’entrata in vigore della legge 166 riguardante il recupero delle eccedenze alimentari, il nostro Comune lancia un’importante sperimentazione che affronta il tema dello spreco nella ristorazione collettiva, partendo dalle scuole, il luogo più idoneo, direi decisivo, per sottolineare che questa operazione mette al centro questioni formative rilevanti e strategiche quali l’educazione alla sostenibilità e alla solidarietà- dice l’assessore comunale all’Educazione Raffaella Curioni – Con le eccedenze recuperate sosterremo infatti un punto di distribuzione di pasti per famiglie in difficoltà, nella Parrocchia del Buon Pastore in città. Come nostra abitudine non affrontiamo le sfide da soli, ma, anche in questa occasione, abbiamo costruito relazioni e attenzioni importanti intorno a questo tema. Penso in particolare al mondo del volontariato e delle parrocchie, all’Azienda sanitaria e agli operatori economici della ristorazione. Con loro abbiamo condiviso settimane di lavoro per arrivare oggi a sottoscrivere un protocollo importante ed innovativo, fra i primi in Italia su questo tema”.

“Sono convinta che il lavoro più importante resti tuttavia da fare – aggiunge l’assessore Curioni – Occorre che questa buona pratica sia occasione di lavoro e discussione con bambini e insegnanti nelle scuole, ma soprattutto sia occasione di incontro e di confronto con le famiglie, che rimangono il riferimento educativo fondamentale anche davanti alle sfide complesse della nostra contemporaneità. Siamo già all’opera anche su questi aspetti, tenendo fede a una storia importante che questa città ha di investimento, valorizzazione e partecipazione attorno all’educazione alimentare come momento educativo, di socializzazione e di inclusione per tutti i bambini delle nostre scuole”.
Le scuole coinvolte in questa importante iniziativa di solidarietà e di lotta agli sprechi alimentari sono gli istituti di primo grado Bergonzi, Calvino, Don Milani, King, Pezzani e San Giovanni Bosco. Gli alimenti non consumati saranno ritirati dai volontari della parrocchia Buon pastore per essere messi a disposizione di persone in stato di difficoltà o indigenza che si rivolgeranno al centro di distribuzione organizzato presso i locali della stessa parrocchia. Il cibo, ancora salubre e quindi pienamente edibile, vivrà quindi di una seconda vita perché, refrigerato e stoccato sarà ceduto gratuitamente a cittadini bisognosi di un pasto.

Il progetto parte in via sperimentale dal 14 novembre al 23 dicembre, per un totale di 33 giorni che saranno utili per stilare un primo bilancio del progetto e valutarne sia il proseguimento che l’estensione.