Polizia-Ferroviaria-BoLo scorso fine settimana ha visto impegnato il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria per l’Emilia Romagna che, nella sola provincia di Bologna, nel corso dei servizi di prevenzione e repressione dei reati svolti sia a bordo treno che negli impianti ferroviari, ha identificato oltre 300 persone, di cui più di 100 con precedenti di Polizia, delle quali 7 denunciate in stato di libertà; sono stati inoltre scortati 11 treni e controllate varie autovetture circolanti in zone limitrofe all’ambito ferroviario.

Tra le denunce del fine settimana, si segnala quella a carico di due cittadini marocchini, classe 1989 e 1991, che durante un controllo degli agenti operanti sono stati trovati all’interno di una carrozza in sosta nello scalo ferroviario di Bologna C.le, nell’area interdetta al pubblico denominata “Salesiani”, ed in possesso di sostanza stupefacente tipo hashish in quantità, rispettivamente, di gr. 6,79 e gr.18,34.

Inoltre, durante un controllo mirato effettuato la notte di venerdì ai treni provenienti dal Brennero, gli agenti hanno notato scendere da uno dei convogli sotto osservazione un cittadino italiano, già noto per reati contro il patrimonio, che è stato controllato e trovato in possesso di una chiave “speciale” utilizzabile per aprire le varie porte all’interno del treno, tra cui le cuccette-letto.

Pertanto tale arnese veniva posto sotto sequestro e il cittadino, classe 1967, denunciato in stato di libertà per il possesso di chiavi alterate o grimaldelli.

Infine, è stata rintracciata da parte degli agenti del Settore Operativo una ragazza di 15 anni di origini albanesi, scomparsa da Rimini con l’intento di raggiungere Napoli. La giovane, giunta in questo scalo ferroviario per prendere la coincidenza, dopo aver chiesto in prestito un telefono cellulare ad un’altra viaggiatrice, veniva casualmente ascoltata durante la conversazione telefonica, in cui manifestava, per l’appunto, la volontà di raggiungere la città partenopea senza il consenso dei genitori. Pertanto, la viaggiatrice in questione, insospettita, allertava la Polizia Ferroviaria che rintracciava la ragazza e contattava la madre che aveva anche formalizzato la denuncia di scomparsa. Informata del ritrovamento della figlia, immediatamente la donna è partita alla volta di Bologna per riabbracciarla.