Nella mattinata odierna il Prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba, ha presieduto una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica dedicato a vari temi afferenti la sicurezza del territorio con riferimento sia al Capoluogo che alla provincia.

In particolare, con la presenza del Sindaco di Mirandola, Maino Benatti e del Rappresentante dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord, Sindaco di Medolla, Filippo Molinari, è stata presa in esame la situazione del territorio della “bassa”, dove, di recente, si sono riscontrati episodi di criminalità predatoria che hanno destato allarme tra la popolazione.

Gli Amministratori presenti dopo aver preliminarmente espresso apprezzamento al Prefetto per la tempestiva convocazione dell’odierna riunione, hanno sottolineato l’impegno costante ed efficace delle Forze di polizia presenti sui territori di competenza ed il rapporto di interazione e di collaborazione tra queste e le Polizie municipali.

È stata, quindi, effettuata un’ampia disamina della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nell’area interessata dalla quale è scaturita la condivisa esigenza di individuare dispositivi sempre più efficaci ed ampi per la prevenzione ed il contrasto del crimine, anche nel quadro della cosiddetta “sicurezza partecipata”, operando in un sempre più stretto raccordo sinergico tra la Prefettura, le Forze di polizia e le Amministrazioni comunali.

Nella circostanza, inoltre, il Prefetto ha annunciato l’intendimento di tenere, a breve, una riunione del Comitato nell’ambito del territorio dell’Unione area Nord, anche al fine di analizzare congiuntamente un documento, preannunciato dal Sindaco di Mirandola, contenente le iniziative che gli Amministratori dell’Area intendono promuovere per implementare il generale dispositivo di prevenzione nella zona.

In prosieguo è stata affrontata la situazione della sicurezza nel Capoluogo, rispetto alla quale il Prefetto ha sottolineato l’opportunità di utilizzare e potenziare gli strumenti previsti dal “Patto per Modena sicura” che trovano la sede di confronto tecnico nella Cabina di regia presso la Prefettura e nell’ambito dello stesso Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica che si riunisce periodicamente.

È stato altresì valutato lo stato di avanzamento del progetto di applicazione nella città di Modena del sistema “S.S.C.N.T.T.” – “Sperimentazione Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti”, integrato con la video sorveglianza urbana, la cui completa realizzazione, attivamente  perseguita, è prevista in tempi contenuti.

Il Comitato ha altresì condiviso le predisposizioni dell’apparato generale di sicurezza in vista della imminente consultazione referendaria del 4 dicembre prossimo, opportunamente intensificato per la circostanza, allo scopo di assicurare che le attività preliminari, le operazioni di voto ed il conseguente scrutinio si svolgano nella più assoluta tranquillità, senza situazioni di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica, garantendo ai cittadini un sereno esercizio del diritto di voto.

Sono stati infine esaminati i progetti dei sistemi di video sorveglianza relativi ai Comuni di Carpi, Maranello e Sassuolo, sottoposti dalle Amministrazioni alla valutazione del Comitato che ha espresso, in proposito, parere favorevole.

Successivamente è stato valutato il recente episodio verificatosi presso gli stabilimenti di lavorazione di carne della provincia dove, nella giornata di ieri, a seguito di una protesta di lavoratori aderenti al sindacato SICOBAS che impedivano l’accesso dei mezzi negli stabilimenti stessi, si è resa necessaria un’azione delle Forze di polizia  al fine di far cessare i blocchi.

Al riguardo, il Prefetto ha precisato che, già dalla riunione programmata per il 21 novembre prossimo, anche con la partecipazione della Direzione Territoriale del Lavoro a detto segmento produttivo verrà dedicata una complessiva attenzione nella prospettiva di un superamento delle problematiche del settore e delle contrapposizioni da tempo in atto.

Nello stesso tempo, il Prefetto ha ribadito che, ferma restando la salvaguardia del diritto costituzionalmente garantito di manifestare e di scioperare, lo stesso dovrà essere esercitato nel pieno rispetto della legalità.