Lavori da 300.000 euro in vista per l’edificio che ospita le scuole secondarie di primo grado Testoni-Fioravanti in via Di Vincenzo a Bologna. Martedì scorso la giunta di Virginio Merola ha approvato il progetto esecutivo dell’intervento di riparazione locale strutturale e sismico per l’antico fabbricato, costruito nel periodo immediatamente successivo alla Prima Guerra Mondiale. Un edificio che presenta pregevoli manufatti architettonici, originale e particolare nel suo genere, con lo schema planimetrico “a corridoio” che i costruttori tedeschi dell’epoca avevano adottato per ottenere una distribuzione funzionale degli ambienti.

Una tipologia a “U” adottata in molte scuole della città. Dal punto di vista statico il fabbricato presenta condizioni generali buone, non sono state riscontrate lesioni né potenziali pericoli. Dunque i lavori previsti dal progetto sono di carattere conservativo e consistono principalmente nel rinforzo strutturale delle rampe di due vani scala; nella demolizione del pavimento di tutti i pianerottoli; nella realizzazione di nuove murature portanti in corrispondenza delle aule speciali del piano seminterrato; nel rifacimento del solaio sottotetto, notevolmente lesionato in corrispondenza dei locali sud del plesso scolastico (oggi non utilizzati). Nelle aree dove si concentreranno gli interventi sarà anche rifatto l’impianto illuminotecnico, elettrico e di trasmissione dati. Infine, nell’ambito dei lavori del sottotetto, saranno demolite tutte le canne fumarie.

Quello alle Testoni-Fioravanti è uno dei primi e complessi interventi sul patrimonio scolastico in programma nei prossimi mesi. Il piano degli investimenti 2017 dei lavori pubblici prevede il finanziamento per più di due milioni di euro con risorse proprie comunali per interventi di miglioramento sismico, climatizzazione e messa in sicurezza di edifici scolastici. Prevede inoltre altri 4,5 milioni di risorse proprie per la riqualificazione e la realizzazione di nuovi immobili, oltre a interventi molto consistenti da realizzare con il contributo di terzi che superano complessivamente i 30 milioni di euro.