bulldog-franceseLei curava l’inserzione e i contatti con l’acquirente, che correvano via telefono, lui invece incassava l’importo accreditatogli sulla sua postepay concernente la caparra per l’acquisto di cuccioli di Bulldog Francese che però non consegnavano. I due truffatori partenopei sono però stati identificati dai carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano a  cui la vittima, un 23enne impiegata del luogo, si è rivolta denunciando il raggiro. Con l’accusa di truffa i Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano hanno denunciato una 65enne di Napoli incensurata e il complice, un 45enne di Quarto (NA) con a carico precedenti specifici in materia di vendite inesistenti di cuccioli di cane. La vittima, una ragazza 23enne di Bagnolo in Piano, con l’intento di acquistare un cucciolo di Bulldog Francese ha risposto ad un annuncio su di un sito online trovando l’amato cucciolo. Ha telefonato al numero indicato nell’inserzione parlando con una rassicurante voce femminile che, date le asserite richieste di acquisto, per darle il cucciolo del costo di 350 euro ha chiesto il versamento su una postpay della caparra par a 50 euro. La vittima ha quindi ottemperato alla richiesta per poi scoprire di essere raggirata allorquando non ha più avuto notizie ne’ della venditrice ne’ del cucciolo. Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro la donna si è presentata ai carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano formalizzando la denuncia per truffa.

Dopo una serie di riscontri tra il numero di telefono associato all’inserzione esca, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio e la carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i Carabinieri di Bagnolo in Piano catalizzavano le attenzioni investigative sugli odierni indagati nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per i reati di truffa in concorso per la cui ipotesi i la donna e l’uomo partenopei venivano quindi denunciati.

(immagine di repertorio)