Martedì 29 novembre 2016, dalle 10.00 alle 12.00, manifestiamo davanti alla Prefettura di Modena per denunciare ancora una volta che il sistema degli appalti nel distretto agroalimentare modenese è al di fuori delle regole, insostenibile, produce sfruttamento del lavoro e crea terreno fertile per infiltrazioni illegali e malavitose.
Le irregolarità sono sotto gli occhi di tutti: diffuse, pervasive, sistemiche.
Porteremo al Prefetto copia delle nostre denunce inoltrate alle autorità competenti sia recentemente sia negli ultimi anni, per dimostrare che il fenomeno non è nuovo: adesso, come allora, i lavoratori degli appalti sono in realtà lavoratori sotto le direttive delle imprese agroalimentari; imprese che hanno deciso di sviluppare la competitività sul costo del lavoro non assumendo più direttamente gli operai, ma rivolgendosi a “false cooperative” o a “società-scatola” per utilizzare manodopera a basso costo, ricattabile, sotto tutelata e sotto pagata.
Non lo diciamo solo noi. Lo dicono le inchieste della Guardia di Finanza del 2014 e del 2015 che registrano la “sostanziale fittizietà” dei contratti di appalto, la mancanza di autonomia organizzativa e imprenditoriale delle cooperative appaltatrici, il frequente svolgimento di lavorazioni non oggetto dell’appalto. False cooperative spesso gestite da un ristretto numero di soggetti (spesso legati da vincoli di parentela, che nominano come amministratori, in alcuni casi, soggetti pregiudicati o indigenti), con sede legale in località situate nel Sud Italia, presso meri recapiti, pur essendo di fatto operanti a Modena. Società che creano ricchezza per pochi soggetti attraverso la pratica di contabilizzare costi non documentati, di fatturare operazioni inesistenti, e di evadare IVA e IRAP.
Il sistema delle imprese, anche a fronte di legittime rivendicazioni sindacali per condizioni contrattuali e di lavoro migliori, sta ora reagendo con l’espulsione dei lavoratori sgraditi per mezzo di provvedimenti disciplinari o per mezzo della finta cessazione d’appalto.
E’ questo il modello di sviluppo per la nostra futura società? E’ pensabile che venga concesso alla imprese di non assumersi la responsabilità per le persone che lavorano nelle loro fabbriche?
Le proteste dei lavoratori sono legittime! Le imprese tornino ad assumere direttamente i lavoratori!
Le istituzioni intervengano facendo applicare i principi contenuti nella Legge Regionale 18/2016, il “Testo Unico per la Promozione della Legalità e per la Valorizzazione della Cittadinanza e dell’Economia Responsabili”.