confindustria_emiliaNell’ottobre 2014 i presidenti di Confindustria Modena Valter Caiumi, di Unindustria Bologna Alberto Vacchi e di Unindustria Ferrara Riccardo Maiarelli firmarono la lettera d’intenti che metteva nero su bianco l’idea di arrivare a un’unica associazione capace di garantire maggiore rappresentanza a un territorio che costituisce il primo polo manifatturiero italiano.

Oggi, dopo due anni di lavoro intenso, è stato compiuto il passo più importante: nelle tre assemblee straordinarie si è tenuto il confronto e il voto delle oltre 3.000 aziende che hanno espresso la volontà di essere rappresentante da una nuova realtà associativa denominata “Confindustria Emilia Area centro: le imprese di Bologna, Ferrara e Modena”.

La maggioranza qualificata è stata molto ampia: a Bologna si è dichiarato favorevole il 99,6% degli associati, a Ferrara il 94,5% e a Modena il 98,6%.

Nei primi mesi del 2017, decorsi i tempi tecnici necessari, i vertici si ritroveranno per siglare l’atto di fusione.

La nuova Associazione riunisce oltre 3.000 imprese, per il 77% manifatturiere, che insieme danno lavoro a più di 170.000 addetti.

Confindustria Emilia diventa così la prima associazione imprenditoriale emiliano-romagnola per numero di imprese e a livello nazionale si colloca tra le prime associazioni del sistema Confindustria.

Le Assemblee straordinarie hanno votato anche la composizione degli organi che governeranno l’Associazione nel periodo transitorio relativo al biennio 2017-2018.

Il presidente sarà Alberto Vacchi, affiancato da Valter Caiumi e Riccardo Maiarelli nel ruolo di vicepresidenti.

Il Consiglio di presidenza, oltre che dal presidente e dai vicepresidenti, sarà composto da Massimo Andalini, Marco Arletti, Luca Baraldi, Andrea Barzetti, Sonia Bonfiglioli, Andrea Bozzoli, Vincenzo Cremonini, Massimo Galassini, Marco Gasparri, Giuliana Gavioli, Roberto Kerkoc, Angelos Papadimitriou, Nicola Pizzoli, Luciano Pollini, Giancarlo Raggi, Paolo Saini, Elena Salda, Ernesto Sorghi.

«Sono particolarmente soddisfatto di avere raggiunto, insieme ai colleghi di Modena e di Ferrara, questo importante traguardo. E ringrazio la larga maggioranza di piccole e grandi imprese che ci hanno dato fiducia e hanno creduto in questo progetto. Ora si apre una fase nuova. Dovremo ottimizzare le nostre risorse per mettere in campo servizi all’avanguardia e particolarmente innovativi. Dovremo imprimere ulteriore velocità a una rete associativa di oltre 3.000 imprese e a un polo manifatturiero tra i più robusti d’Europa per renderli ancora più forti sui mercati. Dovremo rappresentare al meglio la qualità dei contenuti economici e sociali che sa esprimere questo territorio», dichiara Alberto Vacchi.

«Se dovessi tradurre in uno slogan questa imponente operazione, la potrei sintetizzare così», afferma Valter Caiumi. «Questo processo di fusione ci impegna a cambiare prima che gli eventi cambino noi. È una bella sfida: dobbiamo lavorare per contribuire all’affermazione di un sistema imprenditoriale innovativo, internazionale e sostenibile. Ma non solo. Unendo le nostre eccellenze daremo un contributo ancora più consistente allo sviluppo del nostro territorio e del nostro Paese, specialmente in questo periodo».

«Non posso che esprimere viva soddisfazione per il risultato e per le prospettive future di questo progetto associativo», afferma Riccardo Maiarelli, «In questa fase economica non certo esaltante, questa operazione costituisce una grande opportunità. Contribuiremo al miglioramento delle filiere produttive emiliane, daremo slancio a nuove forme distrettuali che sappiano incrementare l’internazionalizzazione e l’innovazione. In una parola, la nuova associazione dovrà costituire un volano di crescita assolutamente strategico per il nostro territorio».