Bologna guadagna quattro posizioni e torna nella top ten della tradizionale classifica della Qualità della vita del Sole 24 ore. Il capoluogo è infatti all’ottavo posto, brillando sui temi del lavoro, dell’innovazione e dell’ambiente e pagando un alto numero di reati denunciati.
Bologna è al secondo posto (dopo Bolzano) per tasso di occupazione ed è al primo (seguita da Modena e Ravenna) per gli asili nido. Il capoluogo emiliano è anche la prima città italiana per saldo migratorio interno, ovvero quella dove si trasferiscono più persone dalle altre province.
Il lavoro e la dinamicità economica sono gli indicatori che trainano le province emiliano-romagnole: Ravenna, 12/a, perde due posizioni, Modena è 15/a, in calo di una piazza, Forlì-Cesena è stabile al 25/o posto. Reggio Emilia è 27/a.
Perdono terreno Parma 22/a (-9) e Rimini 33/a (-10). A metà classifica ci sono Piacenza (48/o posto, in calo di 11 posizioni) e Ferrara, ultima in Regione, che recupera 5 gradini e chiude al 58/o posto.