È stato presentato a Vergato lo scorso 14 dicembre il piano operativo previsto da Regione e Comune per portare la banda ultra-larga nella cittadina dell’Appennino. Il professor Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida, ha esposto alcuni dati per illustrare il progetto, durante un convegno a cui hanno partecipato anche Massimo Gnudi, sindaco di Vergato, e Raffaele Donini, Assessore Regionale ai trasporti, reti infrastrutturali materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale della Regione Emilia-Romagna.

La situazione attuale vede a Vergato la disponibilità della fibra in Comune, presso le sedi dell’Unione dell’Appennino bolognese e presso le scuole primaria e secondaria nonché presso l’istituto superiore “Luigi Fantini”. Il 94% del territorio è raggiunto dal connessioni da 2 Mbps in rame, valore che scende al 60,34% per chi dispone di connessioni da 7 Mbps. Il 98,65% del territorio infine è coperto da rete wireless da 2 Mbps offerta da una decina di diversi operatori.

L’obiettivo è ambizioso ed in linea con le direttive europee: portare la banda larga (cioè 30Mbps) alla totalità della popolazione, di cui l’85% a banda ultra larga, ovvero 100Mbps. Anche aziende e PA dovrebbero essere raggiunte dalla banda ultra larga. Tutto ciò avverrà in questo modo: dove il mercato fallisce a fornire soluzioni tecnologiche, perché per i privati gli investimenti non sono considerati remunerativi, può intervenire lo Stato, che mette a disposizione le infrastrutture con un approccio non discriminatorio. Si massimizza cioè l’utilizzo di infrastrutture esistenti, e se ne creano di nuove: proprio quello che accadrà anche per l’Appennino bolognese.

In particolare, per l’Emilia-Romagna, sarà Lepida, società in house della Regione, a stendere la fibra ottica necessaria per una dorsale che a partire da ottobre 2016 si propone di connettere 243 aree produttive e 33 municipi. Dalla dorsale sarà poi possibile raggiungere complessivamente 336 comuni. La rete sarà finanziata con soldi pubblici e rimarrà proprietà di Regione e Governo: tramite un bando si individueranno poi dei concessionari privati che avranno il compito di gestire il cosiddetto “ultimo miglio”, cioè portare effettivamente l’accesso alle famiglie e alle imprese. Tali investimenti non saranno a carico dei cittadini, i quali dovranno solo pagare poi l’abbonamento all’operatore finale: gli investimenti complessivi infatti, pari a 255 milioni di euro, provengono per 75 milioni da risorse regionali e 180 milioni da risorse nazionali.

Per Vergato, questo si tradurrà concretamente nel 2017 nella connessione di una scuola primaria a Tolè, 5 studi medici, 25 aree centrali, 7 tralicci, 3 agriturismi e 4 aree produttive. Complessivamente saranno serviti 7642 abitanti, 5489 abitazioni, 669 unità locali, con una copertura che prevede una lunghezza di rete di 15,2 km.

“Ritengo che la copertura con la Banda ultra larga offra la possibilità di colmare svantaggi infrastrutturali e ridurre il divario che separa il territorio montano da quello cittadino”  spiega il sindaco di Vergato Massimo Gnudi. “D’altronde oggi il rilancio della attività produttive non può in alcun modo prescindere dalle infrastrutture informatiche”.