Nei dieci mesi 2016 appena trascorsi, il boom dei voucher per “pagare” il lavoro senza contratto, è arrivato ad oltre 121,5 milioni di buoni-lavoro.

Almeno due a testa per ogni cittadino, anziano o appena nato, come insperato regalo natalizio.

Ma almeno, “i voucher non vanno criminalizzati, hanno fatto emergere il lavoro nero”. Parole del Ministro del lavoro.  Ma così non è. Anzi l’opposto.

I dati ministeriali nazionali, emiliano-romagnoli e modenesi, confermano purtroppo il contrario.

Boom dell’abuso di voucher e boom delle verifiche e controlli nei posti di lavoro che registrano crescenti irregolarità, lavoro nero e crescenti violazioni con rilievo penale.

Puntualmente, la Cgil denuncia e contrasta in ogni modo questo scivolo che offende il lavoro e la dignità delle persone.

Stavolta rispondiamo però citando lo stesso sito ministeriale che dal 24 ottobre scorso ha pubblicato i dati ispettivi aggiornati al 3° trimestre 2016.

“…Gli accertamenti ispettivi hanno portato alla contestazione di illeciti verso 57.307 aziende italiane, con un tasso di irregolarità che sale al 61%….nello specifico, in occasione dei controlli sono stati trovati 30.466 lavoratori in totale nero, in aumento di circa l’8% rispetto l’anno precedente…” !

Non vogliamo ripetere i dati già osservati e commentati dalla Cgil.

Ci limitiamo a richiamare, per i nostri territori emiliano romagnoli, gli 8.169 accessi ispettivi col 62,6% di irregolarità e le incredibili punte modenesi col 85% nel settore trasporti, il 75% nei servizi, il 66,6% in agricoltura.

Per non scordare i 1.359 fascicoli penali aperti in regione nei nove mesi scorsi, per le più gravi irregolarità fuorilegge, col terzo posto a Modena con 161 procedimenti.

(Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinatore legalità e sicurezza Cgil Emilia Romagna)