A un anno dalla nascita di Arpae (operativa dal 1 gennaio 2016) è positivo il bilancio della nuova Agenzia ambientale, che ora si trova di fronte a nuove sfide per favorire un’efficace tutela dell’ambiente e uno sviluppo rispettoso delle risorse e delle generazioni future. È quanto emerge, in sintesi, dall’analisi del Comitato interistituzionale di Arpae (composto dagli assessori regionali all’ambiente, alla sanità e all’energia, dal sindaco della Città metropolitana di Bologna e dai presidente delle province), riunitosi ieri, giovedì 22 dicembre 2016.

Il Comitato interistituzionale ha sottolineato gli esiti positivi già raggiunti in questo primo anno di avvio e si è espresso positivamente sul Programma triennale delle attività e sul Bilancio di previsione 2017-2019, presentati dal direttore generale dell’Agenzia Giuseppe Bortone. All’Agenzia, inoltre, è stato richiesto di rafforzare ulteriormente l’impegno nella comunicazione ai cittadini, utilizzando tutti i canali oggi disponibili.

“L’esperienza di questo primo anno di attività di Arpae conferma la bontà dell’intuizione di unire in un’unica Agenzia le funzioni di controllo e autorizzazione – ha affermato l’assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo -. Si tratta di un’esperienza finora unica in Italia, che può diventare un esempio di efficacia ed efficienza del sistema. Arpae si conferma un ente strategico per la conoscenza, la prevenzione e la tutela concreta dell’ambiente in cui viviamo. Ora il suo ruolo va ulteriormente consolidato, per dare alla nostra regione, e non solo, gli elementi essenziali per uno sviluppo che sappia guardare alle esigenze di tutti e rispettare il diritto a vivere in un ambiente sano”.

Nell’illustrazione delle linee programmatiche di Arpae per il prossimo triennio, ampio spazio è stato dato agli esiti dell’indagine condotta nei mesi scorsi per raccogliere indicazioni utili sulle attese di cittadini, istituzioni e imprese nei confronti dell’Agenzia. Dall’analisi delle risposte a un questionario inoltrato a oltre 5000 utenti, emergono chiaramente alcune linee di indirizzo.

Innanzitutto, viene riconosciuta la natura tecnico-scientifica dell’Agenzia, chiamata a consolidare il proprio ruolo di riferimento e la propria affidabilità. Dalle attività di prevenzione integrata a quelle di monitoraggio e controllo, dalle autorizzazioni complesse agli studi scientificamente avanzati e innovativi, la professionalità e terzietà di Arpae si fondano sul sapere scientifico nei confronti dell’ambiente.

Centrale in questo senso è anche il nuovo ruolo affidato ad Arpae dalla Regione di Osservatorio sull’energia e sul clima, che rappresenta un elemento di conoscenza chiave per lo sviluppo delle politiche ambientali regionali.

Alla competenza tecnica e alla professionalità si affianca anche la capacità di diffondere informazioni e conoscenze a tutto il pubblico, anche attraverso l’impiego di nuovi linguaggi e strumenti.

Arpae, poi, dovrà essere in grado di coniugare la visione unitaria a livello regionale e l’attenzione alle specificità dei territori, sviluppando ulteriormente la capacità di interpretare le richieste della società e costruire un dialogo collaborativo con gli utenti.

Senza limitarsi poi al livello regionale, con la nascita del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), che sarà operativo da gennaio 2017, Arpae avrà un ruolo chiave nel definire e applicare sistemi di controllo e salvaguardia dell’ambiente omogenei in tutta Italia.

Centrale è anche il coordinamento con gli altri organi di controllo (come le forze di polizia ambientale e le procure) per un’efficace applicazione della legislazione ambientale.

Infine, all’Agenzia viene chiesta con forza anche un’azione di semplificazione del sistema autorizzatorio, nel rispetto delle regole, per contribuire a una maggiore efficienza del sistema produttivo. Già diversi passi sono stati compiuti in questo senso (come la definizione di un tariffario e modulistica unici a livello regionale), altri saranno realizzati nel prossimo futuro.