È stato rinnovato, arricchendolo e potenziandolo, il Manifesto per la notte responsabile, il protocollo d’intesa, promosso dal Comune di Modena con l’adesione di tutte le associazioni di categoria, Cna, Confesercenti, Confcommercio e Lapam. Il protocollo, che coinvolgerà anche i gestori dei locali, ha l’obiettivo di promuovere la responsabilità sociale e prevenire l’abuso di alcol e il consumo di droghe nei luoghi d’intrattenimento.

Il Manifesto, sottoscritto la prima volta nel 2011, è un accordo quadro nel quale rientrano anche i progetti “Buonalanotte” e “Bob” per il guidatore designato e prevede tra i suoi obiettivi principali la riduzione del consumo di bevande alcoliche, sia con politiche di prezzo che favoriscano il consumo di analcolici, sia promuovendo attività di prevenzione dell’abuso di alcol e di sostanze psicotrope; la formazione per i gestori dei locali e azioni di sensibilizzazione per gli avventori sui rischi connessi all’abuso di alcol e di sostanze psicotrope; spazi e tempi di decompressione degli avventori prima dell’uscita dai locali e un presidio adeguato degli spazi esterni per prevenire schiamazzi e degrado notturno; l’incentivazione all’uso del trasporto pubblico e la prosecuzione del progetto “Bob” per il guidatore designato.

Come sottolinea l’assessore alle Politiche giovanili Giulio Guerzoni, “le azioni previste dal Manifesto hanno dato negli anni buoni risultati. Insieme alle associazioni e ai gestori, ai quali viene chiesto un impegno in prima persona, abbiamo quindi voluto rinnovarlo, potenziandolo e adeguandolo ai tempi. Per esempio – specifica l’assessore – prevedendo il web come uno dei canali di comunicazione e di prevenzione da utilizzare, anche perché è da lì che passano gli inviti allo sballo, e chiedendo ai gestori di organizzare serate no alcol e di controllare i parcheggi dei locali per evitare che i ragazzi si ubriachino ancora prima di entrare”.

Il Manifesto per la notte responsabile parte dal presupposto che i giovani, pur consapevoli che l’alcol è un fattore incentivante di comportamenti violenti o molesti, percepiscono come meno rischioso mettersi alla guida dopo aver bevuto. Dai dati degli ultimi anni del progetto Buonalanotte emerge che più del 25 per cento dei giovani contattati (tra i 15 e i 29 anni) è potenzialmente a rischio nel ritorno a casa dai luoghi di divertimento perché con un tasso alcolico al di sopra del limite ma con intenzione di guidare. Nel territorio del Comune di Modena, inoltre, continuano a essere ritirate patenti per abuso di alcol o consumo di droghe, oltre al verificarsi di incidenti stradali causati da persone sotto l’effetto di alcolici o sostanze psicoattive: nel 2014 e 2015 si sono registrati 59 feriti e un decesso per stato pisco-fisico anormale. Sono state intercettate 382 persone alla guida in stato psico-fisico alterato, di cui 26 conducenti sotto l’effetto di sostanze psicoattive.

 

I CONTENUTI DEL PROTOCOLLO

Sono 12 le azioni contenute nel Manifesto per la notte responsabile e codificate nel protocollo alla cui realizzazione collaborano l’Amministrazione comunale, le associazioni di categoria e i gestori dei locali.

Si parte dalla formazione per i gestori dei locali sul rapporto tra i giovani e il divertimento, sulle alterazioni di coscienza dovute all’assunzione di sostanze, tecniche di mediazione dei conflitti, sicurezza nei locali e sulle strade e infine la preparazione di bevande a bassa gradazione alcolica.

Interventi di sensibilizzazione e informazione aperti a giovani e famiglie da realizzare negli stessi locali, e il proseguimento del progetto Buonalanotte che prevede la presenza di operatori nei locali per proporre l’utilizzo dell’etilometro, la distribuzione di materiale informativo, e lo svolgimento di attività di prevenzione.. Tra le azioni previste dal Manifesto c’è infatti anche la promozione del trasporto pubblico e il proseguimento del progetto “Bob” per il guidatore designato che prevede di concordare con i gestori un sistema di incentivi per chi si astiene dal consumare alcolici e si impegna a riaccompagnare il sicurezza gli amici dopo la serata nel locale. Nell’ambito del progetto, realizzato da oltre dieci anni in collaborazione con Silb Fipe Confcommercio, nel 2016 sono state realizzate azioni di prevenzione, insieme ad Ausl e Polizia Municipale, contro l’abuso di alcol e droghe, attività di formazione con barman professionali sulla preparazione di bevande a bassa gradazione alcolica ed analcolica e un incontro in discoteca con oltre cinquanta genitori sulle problematiche della notte.

Il Manifesto prevede anche la diffusione di messaggi e materiale informativo all’interno dei locali e attraverso i siti web e i social network dei locali.

Un passaggio importante riguarda l’impatto acustico e la decompressione degli avventori prima dell’uscita dal locale: oltre a rispettare i limiti fissati dalla normativa sull’inquinamento acustico, un’ora prima della chiusura del locale devono essere diminuiti il volume e le battute per minuto della musica. I locali devono riservare spazi con aria fresca per consentire ai clienti la decompressione e il raffreddamento e garantire un facile accesso all’acqua corrente per affrontare problemi di ipertermia. Prima della chiusura inoltre saranno garantiti 60 minuti di decompressione: nei primi 30 il volume della musica diminuirà, negli ultimi 30 minuti la musica sarà poco ritmata. Infine, come previsto dalla legge nazionale, dalle 3 non potranno essere venduti e somministrati alcolici.

Per prevenire degrado e disturbo nei confronti dei residenti, i gestori si impegneranno, quando richiesto dall’Amministrazione, a utilizzare il referente della sicurezza, formato e autorizzato come prevede la legge, che dovrà anche controllare e contrastare l’eventuale consumo di alcol da parte di giovani, in particolare minorenni, nei parcheggi del locale.

Il consumo di alcol viene contrastato sia attraverso un politica dei prezzi che incentivi la consumazione di bevande analcoliche sia attraverso l’impegno richiesto ai gestori di non organizzare eventi o serate che prevedano offerte scontate per la consumazione di alcolici. Inoltre, qualora il biglietto di ingresso includa una consumazione questa dovrà prevedere due consumazioni analcoliche in alternativa a una alcolica.

Per agevolare l’anticipazione degli orari, i gestori che aderiscono al manifesto si impegnano a iniziare le attività musicali entro le 22.30, anche prevedendo musica dal vivo per almeno un’ora. A questo proposito, il Comune offre la collaborazione del Centro musica.

Negli ultimi due punti, il Manifesto prevede la pubblicazione di un Albo dei locali che aderiscono e la creazione di un gruppo di coordinamento tra i firmatari del protocollo per monitorarne l’applicazione e per definire le modalità di controllo.

 

I RISULTATI DI “BUONALANOTTE” 2016

Sono oltre mille i giovani contattati tra maggio e novembre 2016 all’interno dei locali modenesi dagli operatori del progetto “Buonalanotte”, promosso e realizzato dal Comune di Modena nell’ambito del Manifesto per la notte responsabile, per sensibilizzare i frequentatori dei locali sugli effetti di alcol e droghe e sulle conseguenze alla guida.

Nel 2016, dall’avvio del progetto in maggio a novembre (data degli ultimi dati disponibili) gli operatori del progetto hanno realizzato 49 interventi in 23 tra discoteche, pub, feste della birra e zone della movida sia a Modena che in altri comuni della provincia. Durante le attività sono stati contattati complessivamente 1030 giovani, la gran parte dei quali si è sottoposta all’etilometro. Gli operatori del progetto hanno concentrato la loro attenzione su coloro che sono risultati al di sopra del limite e con intenzione di guidare, riuscendo a sensibilizzarne la gran parte in modo che non si mettessero alla guida in condizioni critiche per sé gli altri. Sono stati distribuiti 783 tra materiali informativi sul alcol e droghe e conseguenze alla guida, sulle malattie sessualmente trasmissibili; etiltest monouso, condom. Nella nuova programmazione, gli operatori del progetto saranno inoltre dotati di coupon taxi prepagati per incentivare il ritorno a casa dei ragazzi che risultano in condizioni critiche e non in grado di guidare.

Il progetto, promosso dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune in collaborazione con l’ufficio Politiche delle sicurezze e con il settore Economia, Promozione della città e Servizi al cittadino, è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Ausl di Modena e si svolge con la collaborazione dei gestori dei locali in cui sono stati svolti gli interventi.