Il 16 dicembre 2016 la FILCAMS-CGIL, in accordo con le altre sigle sindacali, aveva fatto richiesta alla Città metropolitana di attivare il Tavolo metropolitano di salvaguardia dopo che CNA di Bologna aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per 37 dipendenti di CNA Associazione e CNA Servizi scrl.
Il Tavolo di Salvaguardia della Città metropolitana si è quindi attivato con le ormai consolidate modalità di gestione caratterizzate da tempestività e dalla dovuta riservatezza che le crisi occupazionali richiedono, individuando una data di convocazione entro il periodo della fase sindacale prevista dalla procedura.
Lo scorso 9 gennaio si era tenuto un primo articolato incontro al Tavolo di salvaguardia per esaminare la situazione, presenti Massimo Gnudi, Consigliere metropolitano delegato, Matteo Lepore, Assessore del Comune di Bologna, la dirigenza di CNA Associazione e di CNA Servizi, le Rsu assistite dai rappresentanti sindacali della Cgil, della Filcmas-Cgil, dell’Associazione Provinciale Funzionari e dell’Agenquadri Cgil Emilia–Romagna.

Il primo incontro era terminato con l’accordo tra le Parti di continuare il confronto in sede sindacale, di sospendere la mobilità e di rivedersi il 23 gennaio presso la Città metropolitana per esaminare le proposte utili a definire un accordo complessivo.
Il Tavolo si è quindi riunito nuovamente nel tardo pomeriggio di ieri per fare il punto sulle proposte discusse dalle Parti. Il confronto è proseguito in maniera molto serrata raggiungendo l’obiettivo di definire gli accordi sindacali per gestire le mobilità secondo il criterio della volontarietà e definendo una serie di misure che, grazie alla significativa disponibilità di tutti i lavoratori, consentono a CNA un efficientamento sui costi aziendali.

“Grazie al contributo di tutti ed alla disponibilità a continuare il confronto – è il commento di Massimo Gnudi – si è giunti ad una composizione della vicenda. La mediazione istituzionale attivata dalla Città metropolitana e dal Comune di Bologna è andata nella direzione di contribuire a ridefinire i contorni di una vicenda che poteva avere ricadute più ampie.”
“Con l’impegno di istituzioni, sindacato e CNA – prosegue Matteo Lepore – si è riusciti ad affrontare una vicenda riguardante una importante realtà economica ed associativa del territorio bolognese. Le disponibilità e la responsabilità mostrata da Associazione, organizzazioni sindacali e dipendenti è stata importante e dirimente per delineare i contenuti dell’accordo sindacale.”

La Cna esprime soddisfazione per il positivo sviluppo della trattativa con le parti sociali – afferma Cinzia Barbieri, Direttore Generale Cna Bologna -. Cna aveva dato da subito la sua disponibilità a discutere soluzioni in grado di evitare o mitigare gli interventi sul personale purché fossero proposte strutturali in linea con la necessità di sostenibilità economica. Disponibilità che è stata confermata anche in sede di Città Metropolitana”.

La Filcams-CGIL di Bologna evidenzia che “È stata una trattativa molto complicata, nella quale abbiamo messo al centro la necessità improrogabile, dopo anni di accordi siglati e volti anche al contenimento del costo del lavoro, di agire anche sulle leve organizzative e di coinvolgimento dei lavoratori al necessario progetto organizzativo per riqualificare la qualità del sistema Cna; valorizzando le professionalità dei lavoratori, vera ricchezza di questa azienda e rigettando la logica degli atti unilaterali aziendali.
Al momento abbiamo raggiunto un’ipotesi di accordo, che passerà al vaglio dell’Assemblea dei lavoratori nei prossimi giorni; solo allora potremo considerare raggiunto l’accordo.
Riteniamo che l’ipotesi di accordo risponda pienamente alla logica, da noi sempre praticata, che le difficoltà economiche (a maggior ragione in questa fase storica) possano essere efficacemente affrontate solo dialogando con il mondo del lavoro.”